CATANIA – Alla presenza di tutti i presidenti del Rotary dell’area Etnea, si è inaugurata la “Piantumazione di alberi e arbusti dai Monti Rossi a Monte Po“.
Importante il ruolo svolto da Anna Cavallotto che è stata il collante tra i Rotary e le istituzioni riuscendo a far decollare il progetto, dell’ingegnere Roberto De Pietro che ha redatto il progetto e che ne sta seguendo l’esecuzione dei lavori, dell’assessore all’Ambiente e Nettezza Urbana Andrea Barresi e del titolare del servizio tutela e gestione del Verde pubblico architetto Marina Galeazzi, dell’assessore alla Pubblica Istruzione e attività e Beni Culturali Barbara Mirabella, del sindaco di Nicolosi Angelo Pulvirenti e dell’assessore alle Politiche culturali Salvatore Mazzaglia.
Di fondamentale importanza l’apporto dato dagli studenti dell’istituto alberghiero “Karol Wojtyla” che hanno curato con eleganza e professionalità l’accoglienza.
I Rotary dell’aerea etnea hanno predisposto da circa un anno un progetto che interessa due aree legate dal più importante evento vulcanico in epoca storica dell’Etna: l’eruzione del 1669.
Tale evento diede origine agli attuali Monti Rossi, dai quali fuoriuscirono diversi bracci lavici, il principale dei quali giunse fino al mare, lambendo la zona di Monte Po.
In passato la pratica dei rimboschimenti effettuata in Sicilia ha previsto, quasi sempre, l’uso di specie alloctone; sono stati creati in tal modo sistemi non capaci di rispondere a requisiti di naturalità in termini di composizione, struttura, organizzazione, funzionalità.
L’attuale progetto, invece, ha previsto l‘utilizzo di piante autoctone e provenienti dall’area etnea (prevalentemente querce e arbusti della macchia mediterranea) che contribuiranno a riqualificare naturalisticamente le aree. Il progetto favorirà, di conseguenza, la creazione di formazioni vegetali naturali capaci, quindi, di evolvere nel tempo e di mantenersi in modo durevole senza l’assistenza dell’uomo.
Il progetto del Rotary servirà a migliorare l’area dal punto di vista naturalistico e potrà rappresentare l’avvio per ulteriori interventi volti a rendere fruibile alla collettività l’intero Parco che ha un interesse naturale, ma anche storico, archeologico ed etnoantropologico (sono infatti presenti resti di un acquedotto romano e di una basilica bizantina, numerose masserie e bunker della Seconda Guerra Mondiale).
Una parte del progetto è dedicata all’educazione ambientale. A tal riguardo si evidenzia l’importanza di avere adottato criteri naturalistici anziché limitarsi ad effettuare una semplice piantumazione di alberi, che prescindesse dalle specie e dal loro inserimento nel territorio.
Nell’ambito dell’attività di educazione ambientale, è stato previsto il coinvolgimento della parrocchia e di due scuole limitrofe all’area prescelta di Monte Po e di un’associazione operante nello stesso territorio. Il progetto, non si esaurirà nell’operazione di messa a dimora delle piante. Senza una successiva cura la percentuale di successo di attecchimento delle piante sarebbe assai bassa, vanificando gli forzi iniziali.
È stato quindi previsto di fare seguire alla piantumazione una fase di cura che dovrà interessare un arco temporale di circa un anno.
La giornata si è conclusa con la benedizione data da Padre Antonio Vitanza della Chiesa di Santa Maria di Nuovaluce.
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