Catania, sciopero dell’USB per i vigili del fuoco venerdì 19 febbraio. Barbagallo: “I diritti dei lavoratori non sono ricattabili”

Catania, sciopero dell’USB per i vigili del fuoco venerdì 19 febbraio. Barbagallo: “I diritti dei lavoratori non sono ricattabili”

CATANIA – Venerdì 19 febbraio a Catania sciopero dei vigili del fuoco proclamato dall’USB, con presidio davanti la sede centrale di Catania, in via Cesare Beccaria, dalle ore 10 alle 12. Lo sciopero si articola con 4 ore per il personale operativo e con l’intera giornata per il personale amministrativo. Uno sciopero scaturito dal “tavolo di conciliazione” che si è svolto il 7 gennaio scorso, “tavolo – spiega Carmelo Barbagallo, coordinatore provinciale USB vigili del fuoco – che ha registrato un risultato negativo su tematiche di importante rilevanza e nonostante le indicazioni del presidente del tavolo paritetico abbia considerato giuste le nostre argomentazioni esposte“.

Ma quali sono le argomentazioni inascoltate e che, di fatto, hanno portato allo sciopero di venerdì?

Il Comando di Catania – spiega Barbagallo – ha un’assegnazione di personale al di sotto dei numeri minimi, il 40% in meno a vario titolo, però spesso unità vengono assegnate in altre sedi della provincia. Insomma, non si considera che l’attuale carenza del personale operativo vigile del fuoco del Comando di Catania arriva a meno 128 unità.

In itinere c’è l’apertura del Distaccamento di Palagonia, del quale non riusciamo a coprire totalmente questo avvio per mancanza di risorse umane, e si sottrae altro personale all’operatività, in barba alla richieste di accedere alle ore di straordinario, che non inciderebbero sul dispositivo di soccorso già carente. Non comprendiamo come le poche risorse operative che disponiamo vengono arbitrariamente distratte per compiti che non sono fondamentali, oltre ciò, abbiamo richiesto la pubblicazione delle ore effettuate da tutto il personale visibili a tutti, perché qualcosa, non quadra“.

Situazione peggiorata notevolmente con la crisi pandemica

L’attuale stato di emergenza – dice il battagliero sindacalista dell’USB – a causa della pandemia da Sars Covid-19, ha visto l’impegno straordinario dei vigili del fuoco, in prima linea insieme a tutte le forze dello Stato compresi medici e infermieri. Anche su questo argomento abbiamo riscontrato da parte della dirigenza locale una costante chiusura per quello che abbiamo richiesto: la sicurezza delle sedi, i solleciti per avere l’organico, trasparenza e meno potere a chi non ha capito che i diritti e i doveri dei lavoratori non sono ricattabili con promesse di scalate a sfavore di altri, la formazione, è un diritto/dovere del lavoratore ed i conflitti d’interesse devono finire!“.

Venerdì braccia incrociate

La giornata di sciopero di venerdì – conclude Barbagallo – è una giornata di lotta per evidenziare i principi disattesi per la buona gestione e per l’applicazione delle normative che regolano il corpo nazionale dei vigili del fuoco. Come organizzazione sindacale nella tutela dei lavoratori tutti, indistintamente, non ci fermiamo. Noi siamo l’USB, il sindacato dei lavoratori!“.

A sostegno della giornata di lotta dei vigili del fuoco interviene la Federazione del Sociale USB Catania: “I vigili del fuoco del Comando di Catania, nonostante i vari tagli al personale, ai mezzi e alle strutture effettuati negli anni da tutti i governi nazionali che si sono succeduti non hanno mai fatto un solo passo indietro davanti alle emergenze, nel soccorso in città e nell’intera provincia. La FDS catanese esprimendo apprezzamento per l’attività svolta da questi lavoratori, esprimendo il sostegno allo sciopero di venerdì proclamato da USB vigili del fuoco di Catania, annuncia che sarà presente al presidio che si svolgerà davanti al Comando dei vigili del fuoco di Catania“.