Catania, l’impatto della pandemia nell’età pediatrica: l’analisi di Andrea Domenico Praticò

Catania, l’impatto della pandemia nell’età pediatrica: l’analisi di Andrea Domenico Praticò

CATANIA – Un’analisi sull’impatto della pandemia nell’età pediatrica, dagli ospedali alle famiglie, fino ai singoli pazienti. A firmare l’editoriale di apertura della prestigiosa rivista internazionale Nature “Pedriatic research ” è il prof. Andrea Domenico Praticò, del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Catania.

L’articolo analizza gli svantaggi sanitari dell’attuale pandemia, esaminati da un osservatorio pediatrico, e tra questi l’eccessivo dirottamento delle risorse sanitarie verso una singola malattia, con conseguente diminuzione delle risorse sanitarie da dedicare ad altre patologie pediatriche.

Ma anche le conseguenze psicologiche legate alla quarantena, soprattutto nei bambini, con assenza di attività scolastiche, sociali, sportive; l’eccessiva dipendenza da computer, tablet, smartphone e social network da eccessiva permanenza a casa; e infine, specie tra gli adolescenti, i problemi legati alla sedentarietà come l’obesità.

Paradossalmente però dall’analisi emergono anche le cosiddette opportunità, termine da considerare sempre con rispetto nei confronti di malati, legate alla situazione, quali le possibilità fornite anche ai pediatri di studiare, a fondo e in breve tempo, la malattia dei bambini“, spiega il docente dell’ateneo catanese.

Notoriamente l’infezione si comporta in maniera relativamente benigna nella fascia d’età pediatrica e ciò è probabilmente legato alle caratteristiche dei ricettori delle cellule dell’epitelio respiratorio, che permettono l’ingresso a questo tipo di virus e che come si sta scoprendo, sono meno presenti o meno espressi nei bambini“.

L’emergenza ha dato modo di comprendere – conclude il docente- come i tagli economici operati negli scorsi decenni, al personale e alle strutture sanitarie, hanno condotto al disastro epidemiologico e sanitario che è stato sotto gli occhi di tutti“.