Catania, la denuncia di una creator: “Se ti metti nuda su internet non sei una poco di buono, basta screditare” – INTERVISTA

Catania, la denuncia di una creator: “Se ti metti nuda su internet non sei una poco di buono, basta screditare” – INTERVISTA

CATANIA – Capita di sentir dire che su internet e in giro per la rete vi sono pericoli da cui stare lontani, ma spesso (e non volentieri) accade che proprio i creators del web siano i primi a rischiare che i semplici “spettatori” rappresentino un grande pericolo per loro. Questo è il caso di molti artisti che utilizzano una famosa piattaforma dedita all’intrattenimento tramite abbonamento.

Conosciuto specialmente per i contenuti hot che propongono alcuni creator, in realtà il sito è ben più che un mero “luogo di perdizione”, infatti al suo interno è possibile trovare contenuti che riguardano ricette e tutorial di cucina, programmi ed esercizi per gli appassionati di fitness e molto altro.

Tramite questo sito è possibile creare una cerchia di “fan” che solo pagando potranno vedere i contenuti caricati dall’utente proprietario del canale, di conseguenza si presuppone che questi ultimi una volta postati rimangano “privati” (nei limiti della loro permanenza all’interno dell’infinito spazio del web). In molti, però, hanno ben pensato negli ultimi anni di vanificare il lavoro dei content creator scaricando illegalmente i loro post e ripubblicandoli sul web in maniera gratuita, interrompendo l’accordo stipulato con l’artista e con la stessa piattaforma.

Tra i creator di questa piattaforma vi è una ragazza catanese, il suo nome è Sonia mentre il suo nickname è Mademoiselle Cerise: “Conosco la piattaforma da 2 anni ormai, mi iscrissi a giugno dell’anno scorso ma ne sentivo parlare da un anno perché tutte le ragazze che seguivo sui social e che fanno la stessa cosa che faccio io, quindi posano sia per dei siti che per Instagram, erano già iscritte. Sapevo che questa piattaforma dava la possibilità a tutti di postare i propri scatti anche non censurati e quindi di avere un lavoro.

Spiega e sottolinea Cerise che questo è un vero e proprio lavoro, tanto che per i soldi ricevuti dagli abbonamenti dei fans bisogna pagare le tasse, avere la partita Iva e tutto il necessario utile a legalizzare e dichiarare ogni centesimo guadagnato.

“Inizialmente non ne sentivo il bisogno, ma ho pensato che questa piattaforma potesse essere un’ottima occasione per poter almeno riprendere quel denaro che spendo per comprare i vestiti che indosso e pagare il fotografo che scatta le foto per i set, oltre che per l’affitto delle varie location, racconta ai microfoni di NewSicilia.it.

“Io ho già un lavoro, ma durante il periodo del lockdown e con la chiusura di bar e ristoranti ho dovuto reinventarmi anche per il piacere di mantenere la mia autonomia, ma mi dispiace quando le persone pensano che questo non sia un vero lavoro, nonostante io dichiari quello che guadagno e paghi le tasse come qualsiasi lavoratore onesto – spiega -. È triste sapere che nel 2021 ancora il lavoro su internet non sia considerato lavoro e che solo sentendo nominare il sito la gente pensi esclusivamente a contenuti hot e mai a tutte le altre belle opportunità che si possono avere da un abbonamento a un determinato canale”.

Sonia parla infatti di podcast, di live insieme ai fan, di molti altri post che non si limitano solo al mondo hot per cui la piattaforma è nota: “Io carico determinati tipi di contenuti, ma non tutti e non tutte lo fanno allo stesso modo. C’è molta ignoranza a riguardo e la gente tende a vedere soltanto un lato della medaglia, a guardare qualche profilo e credere di poter dare un giudizio finale su qualcuno che nemmeno conoscono”.

Quello di Mademoiselle Cerise, ancor prima che essere un lavoro, per dedizione e cura dedicategli può in primis essere chiamata passione, ma data la sua particolarità porta con sé pro e contro: “Il carattere a favore è certamente che si può riuscire a portare avanti questa passione come un vero lavoro, ci sono delle entrate che ti permettono di riuscire a fare più set perché puoi pagare il fotografo, puoi pagare le location, i vestiti o gli oggetti di scena, puoi pagare una make up artist e in generale rendere migliore il lavoro anche visivamente per chiunque veda le tue foto e i tuoi contenuti. Se fatto bene e con delle buone entrate si può tranquillamente vivere di questo”.

“I contro di questa situazione – continua – stanno nel fatto che la gente ti etichetta come prostituta, quando non stai assolutamente fornendo quel tipo di servizio perché non stai offrendo il tuo corpo a nessuno dei tuoi fan. Per molti siamo delle poco di buono solo perché facciamo foto o video con vestiti un po’ più succinti e in pose spinte. La verità è che non si può dire che questo lavoro sia paragonabile a quello della prostituzione e la prova è che esistono vari campi nel mondo del sex working e a nessuno di questi si rifà al mio lavoro”.

Succede comunque, tornando alla denuncia dei creator del sito contro i fan “scorretti”, che in molti riutilizzino i loro contenuti, distribuendoli gratuitamente: Ciò che posti su internet rimane su internet quindi devi essere consapevole del fatto che una volta pubblicata quella determinata cosa, volente o nolente può essere alla portata di tutti. In questo caso il sito ti tutela e ti aiuta, però non come vorresti tu”, continua Sonia.

La giovane spiega che i contenuti purtroppo possono uscire dalla piattaforma e possono essere divulgati nonostante questa tutela da parte del sito e le varie leggi sul copyright, ma a rassicurare c’è il fatto che nel caso certi contenuti uscissero dalla rete, basterà contattare la piattaforma che si premurerà di farli rimuovere secondo il Digital Millennium Copyright Act (DMCA), una legge degli Stati Uniti d’America sul copyright che implementa i due trattati del 1996 dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale.

Azioni di questo tipo, ancor più di ogni frode o truffa, screditano e rovinano il lavoro di tutte quelle ragazze e quei ragazzi che si impegnano per portare sui propri canali dei contenuti sempre originali e curati nei minimi dettagli. Ma cosa porta i “fan” a superare tali limiti?

Si potrebbe anche dire che dietro simili atteggiamenti vi sia una profonda ignoranza, un totale disconoscimento dell’intero mondo del web e delle richieste che esso avanza ai suoi navigatori, oltre che un’elevata mancanza di rispetto nei confronti dei suddetti artisti.

“Questi comportamenti e questo categorizzare in maniera tanto stupida portano la gente a non valorizzare il nostro lavoro. Non capisco il perché di questo accanimento, noi non facciamo nulla di male, non rechiamo danni fisici o psicologici a nessuno. Veniamo etichettate come causa della mercificazione del corpo della donna, quando invece siamo noi a scegliere volontariamente di pubblicare foto senza censure (cosa totalmente lontana da quel concetto) e soprattutto quando e se iniziare o smettere”, prosegue Sonia.

“La gente purtroppo non vuole capire che se ti metti nuda su internet non sei una poco di buono, una persona che non ha più i propri valori o che non è di sani principi. Screditando così, ti portano a pensare che magari tu sia quella sbagliata e che tu stia sbagliando a vivere la tua vita come meglio credi, a pensare di poter essere libera adesso nel 2021 quando tutti dovremmo essere liberi – continua – e pare che le prime a insultarci siano proprio le donne che affossano, giudicano e puntano il dito contro di noi, altre donne, senza alcun vero motivo”.

La speranza, dunque, è che per una volta davvero il nostro presente (ormai abbastanza “futuro”) porti consiglio a chi ancora storce il naso di fronte a tutto ciò che non capisce.

Nonostante tutto voglio dire che io e tantissime altre ragazze continueremo a fare questo lavoro, a portare avanti la nostra passione perché non stiamo facendo nulla illegale o ‘losco’, di conseguenza non vedo perché dovremmo nasconderci, non vedo perché dovremmo non parlarne o non esternare la nostra voglia di esprimerci, di essere noi stesse. Spero vivamente che col passare del tempo molta più gente si renda conto che aprire un profilo su una piattaforma simile non significa essere donne dai pochi principi, non siamo donne che non rispettano sé stesse, non vogliamo essere trattate come dei pezzi di carne, siamo ragazze, donne, molte sono addirittura madri, mogli e stiamo portando avanti la nostra passione e continueremo a farlo. Cercheremo sempre di abbattere i muri dei pregiudizi e convincere sempre più persone che questa è ormai la normalità, conclude Mademoiselle Cerise.

Fonte foto Instagram Mademoiselle Cerise