Catania in fiamme, due anni dopo l’incubo si ripete: il RACCONTO del giorno più buio – VIDEO

Catania in fiamme, due anni dopo l’incubo si ripete: il RACCONTO del giorno più buio – VIDEO

CATANIA – La città di Catania brucia, ancora una volta. Non è stata l’Etna stavolta a causare apprensione con lingue di fuoco e cenere, così come avvenuto nei secoli passati, bensì la maestosa mole di incendi che si è sviluppata durante le ore pomeridiane di ieri nell’area meridionale della città dell’elefante.

Colpita, come due anni fa, l’area della Playa. Ma non solo. I roghi che hanno segnato uno dei giorni più oscuri della storia recente del capoluogo etneo sono scoppiati in più punti, sostenuti dalle temperature proibitive e dal vento africano.

Spaventoso quello che si è generato in via Fossa della Creta, nel quartiere di San Giorgio, completamente oscurato da un’imponente colonna di fumo che ha avvolto anche l’asse attrezzato causandone l’interruzione del traffico.

Tantissimi i residenti che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni attanagliate dal fuoco e che sono stati trasferiti al Palazzetto dello Sport di piazza Spedini per una sistemazione temporanea garantita dal Comune.

Numerosi anche i bagnanti che sono stati costretti a fuggire dai villaggi turistici disseminati lungo il litorale sabbioso. Sono stati tre i lidi abbandonati in fretta e furia, “Azzurro”, “Ippocampo di Mare” e “Le Capannine”. Quest’ultimo è andato completamente distrutto, come in uno scenario di guerra.

 

 

Provvidenziale si è rivelato l’intervento della Guardia Costiera etnea che ha portato in salvo i presenti a bordo delle motovedette. Parecchi disagi anche per l’aeroporto di Catania, dove sono stati interrotti arrivi e partenze a causa del denso fumo che si è sollevato per diversi chilometri.

Fiamme imponenti e fumo nerissimo si sono registrati anche nella zona del cimitero di Catania, sempre nella parte sud, con potenziale pericolo anche per tombe. Inceneriti anche un vivaio e diversi capannoni. Complessivamente, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in almeno 50 occasioni.

E oggi, all’indomani del giorno più buio, rimane alta la preoccupazione per ciò che potrebbe ancora accadere nelle prossime ore sempre a causa del forte caldo. Fino al prossimo 6 agosto, secondo la Protezione civile regionale, è prevista una situazione di forte rischio incendi e ondate di calore.

 

 

Fonte video: Protezione civile Adrano