Catania, i timori di Confesercenti per prolungamento zona arancione: “Ristorazione e indotto sacrificati”

Catania, i timori di Confesercenti per prolungamento zona arancione: “Ristorazione e indotto sacrificati”

CATANIA –Vogliamo esprimere tutta la nostra preoccupazione sulla decisione di prolungare in Sicilia la zona arancione, oltre la data indicata del 10 maggio. Riteniamo grave, oltreché insensata, una scelta, che ancora una volta sacrifica le categorie imprenditoriali della ristorazione e dell’indotto senza un loro adeguato coinvolgimento, che non in un momento cosi terribile per l’economia dell’isola, non hanno certo fatto mancare il loro sostegno e apporto in termini di ragionevoli proposte alternative”.

A dichiararlo è il presidente della Confesercenti area metropolitana Catania, Claudio Miceli, tramite una nota ufficiale.

Una scelta che ci risulta tanto più incomprensibile quanto più almeno i numeri sui contagi conforterebbero a un timido ottimismo – sostiene Miceli – dall’altro, perché la Regione pare non riesca a mettere sul tavolo una ipotesi che, tenendo conto dell’avvio della bella stagione, possa allargare le maglie a soluzioni alternative all’aperto“.

Eppure, la proposta di utilizzare verande per quelle attività di ristorazione che non dispongono di spazi all’aperto, oltre a tutte quelle precauzioni e dispositivi sul distanziamento sociale già approntati sin da maggio scorso, c’erano sembrati un buon punto di partenza. Invece, si continuano ad utilizzare due pesi e due misure con una evidente, distorta e strumentale miopia“.

Per i commercianti della Confesercenti dell’area Metropolitana di Catania, la misura è colma“, conclude Miceli.

Fonte immagine: Facebook – Confesercenti Catania