Catania, chiuso noto ristorante di Corso Italia: all’interno 800 ragazzini con alcol e senza mascherine

Catania, chiuso noto ristorante di Corso Italia: all’interno 800 ragazzini con alcol e senza mascherine

CATANIA – Nella nottata tra il 23 e 24 aprile scorso, personale della Squadra Amministrativa della Divisione PASI della Questura di Catania, ha effettuato un controllo amministrativo in un’attività di ristorazione sita in Corso Italia.

Nella circostanza, all’interno del locale, gli operatori di Polizia hanno constatato che in due distinte piste da ballo, attrezzate con impianto luci e postazione DJ, sono stati trovati intenti a danzare numerosi giovani ragazzi.

Gli agenti operanti hanno constatato altresì che nella buvette a servizio della pista da ballo numerosissimi
ragazzini, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che avevano pagato 10 euro per l’ingresso, erano intenti a consumare alcool ed erano assembrati nello spazio adibito alla somministrazione, senza mascherina.

Per quanto detto, considerato che per l’edificio dove si stava svolgendo l’attività di discoteca risultava essere sprovvisto del prescritto certificato rilasciato dalla Commissione Comunale di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli che verifica la solidità e la sicurezza dei locali ai fini dell’incolumità pubblica, la responsabile è stata deferita all’autorità giudiziaria per il reato di cui all’Art. 80 TULPS in rel. Art. 681 c.p. con il conseguente sequestro penale ai sensi dell’Art. 354 C.P.P. delle due piste da ballo.

Inoltre la predetta è stata altresì deferita all’autorità giudiziaria ai sensi dell’Art 689 del C.P. unitamente a due collaboratori per somministrazione di alcool a minori di 16 anni.

Infine, è stata elevata contravvenzione di illecito amministrativo ai sensi dell’Art. 68 TULPS, per apertura dell’attività di discoteca senza licenza del Questore (1.549 euro) e contravvenzione per
violazioni alle normative Covid (400 euro) con conseguente chiusura dell’attività di
somministrazione per cinque giorni.

La serata danzate è stata sospesa e circa 800 giovani ragazzi sono stati lentamente fatti defluire.

Foto di repertorio