Con “L’amico di papà” chiusura di stagione in positivo per l’ex Teatro Stabile Gravina

CATANIA – Se gli applausi e le risate sono due indicatori della buona riuscita di una commedia, davvero possiamo affermare che la stagione 2024/2025 della compagnia di Franco Torrisi si è conclusa oltre le più rosee previsioni.

La pièce “L’amico di papà”

Sì, perché è piaciuta, e non poco, anche la pièce “L’amico di papà” di Edoardo Scarpetta nel doppio spettacolo messo in scena domenica, non fosse altro che l’imprinting del suo autore è stato colto e donato al pubblico nella sua essenza principale da tutti gli attori capitanati da Franco Torrisi, interpreti che sono riusciti a trasmettere quella matriosca di equivoci racchiusi in scatole cinesi di paradossi che formavano un ginepraio di fraintesi con tanta confusione a reggerne la trama, dove a farne le spese era il povero Liborio reo di essere amico della persona meno adatta all’interno di un ménage familiare.

E da un copione da far girare la testa, nell’ultima commedia della stagione, è stato davvero un vero banco di prova per gli attori in scena dove ognuno rischiava di essere risucchiato da questo susseguirsi di eventi mai successi nella realtà, ma tutti creati nella mente di una presunzione ingenua di un personaggio come Felice Sciosciammocca che a volte diventava ossimoro di sé stesso in quella sua certezza nell’arrivare a conclusioni troppo affrettate e… tutte contrarie alla verità dei fatti.

Gli attori

In questo chapeau per Antonio Sangari che ha retto per ben due spettacoli questo inseguire eventi inesistenti creati da questo personaggio e che solo l’altro quasi mezzo secolo di esperienza come Franco Torrisi è riuscito a reggere ed esaltarne ancora più gli aspetti paradossali.

Mentre Maria Iuvara come sempre da applausi nel ruolo della moglie, e spendere parole di elogio è diventata orami una abitudine.

E giù nei vari ruoli ritroviamo la figlia Marietta con una Giulia Guardo che oramai è chiaro a tutti il suo amore per la recitazione, diventando tutt’uno col personaggio a lei assegnato.

Su questo leitmotiv ritroviamo anche Graziella Sangiorgio, sì, perché o fa la cameriera o il personaggio principale, la (buona) qualità non muta.

Così come Alessandro Mazza tra botte ricevute, tempi di recitazione e gestualità sincrone al ruolo svolto si muove sul palco come un pesce nell’oceano e senza sbavature.

Altra conferma Dario Caramagno con la sua mimica e presenza scenica che abbonda dove occorre, fino adesso da lui solo conferme, e medesime qualità riscontrate anche nell’atteggiamento da vero malandrino in cerca d’onore di Turiddu interpretato da Stefano Nicotra.

Altra bella scoperta Roberto Cosentino nel ruolo del dottore in un intermezzo reso carino anche dal suo vocione.

Mentre Davide D’Amico ha sposato in pieno il ruolo di Ernesto con l’enfasi calibrata al punto giusto.

Poche battute, ma tutte efficaci, da parte di Angelo Mirabella nel ruolo di Bettina, sembrava davvero una donna volgarmente prosperosa: quando l’apparenza è tutto.

Si chiude in bellezza la stagione 2024/2025

E possiamo dire che si chiude in bellezza la stagione 2024/2025 con ben tre sold out su quattro commedie, ma anche con una novità non da poco come il cambio, dopo ben 33 anni, del nome della compagnia che da ieri notte è mutato in Teatro per Passione, le motivazioni di tale scelta sono state pubblicate sulla pagina ufficiale dell’ex Teatro Stabile Gravina.