Catania, emozioni forti al Platamone con Thyestes – La passione della vendetta

Catania, emozioni forti al Platamone con Thyestes – La passione della vendetta

CATANIA – Rabbia, terrore, odio e crudeltà: sono le passioni che hanno travolto la gremita platea del Palazzo Platamone di Catania durante la rappresentazione di Thyestes – La passione della vendetta, nuova riscrittura della tragedia senecana firmata e diretta da Salvatore Guglielmino. Lo spettacolo, inserito nella rassegna “Mitoff Festival Catania” e nel cartellone del Summer Fest promosso dal Comune e dall’Assessorato alla Cultura, ha conquistato applausi convinti.

Sul palco, un Ennio Coltorti straordinario nel ruolo di Tieste e un Salvatore Guglielmino intenso nei panni di Atreo hanno guidato il pubblico dentro un dramma antico e al tempo stesso attualizzato con forza espressiva e profondità emotiva.

Rispetto al testo originale, la regia ha introdotto elementi innovativi: il suono mistico e ipnotico delle percussioni e delle campane tibetane e di cristallo di Giovanni Grasso, che accompagna la comparsa delle tre Furie – Aletto, Megera e Tisifone – qui protagoniste della trama, in un’inedita chiave contemporanea. Sono loro, su ispirazione divina, a tessere le fila degli eventi.

Momento culminante la scena del banchetto, quando Tieste comprende con orrore che la coppa offertagli dal fratello Atreo non contiene vino ma il sangue dei suoi stessi figli: una rivelazione che svela l’essenza della tragedia e rinnova la maledizione della stirpe, aperta dal delitto del capostipite Tantalo. Quest’ultimo, evocato in scena come ombra, chiede agli dèi di porre fine al ciclo di maledizioni, segnando un distacco significativo dal testo senecano.

Ad arricchire lo spettacolo le interpretazioni di Laura Sfilio, Marta Limoli, Martina Cielo Iacoboni e Franco Colaiemma, che hanno dato corpo e voce alle Furie, rappresentando con intensità l’eterna lotta interiore dell’animo umano e la vittoria delle ombre sulla luce.

Un dramma antico, dunque, ma rivissuto con linguaggio e sensibilità contemporanee, capace di scuotere e coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine.