CATANIA – “I nostri ragazzi sono il presente, non solo il futuro. E il presente va protetto, nutrito, accompagnato. Le dipendenze non sono un destino: sono un rischio che possiamo prevenire con la forza dell’educazione, dell’ascolto e della consapevolezza”. Con queste parole intense e dirette, la Dirigente scolastica, prof.ssa Cinzia Giuffrida, ha aperto l’incontro dedicato alla prevenzione delle dipendenze, un tema che tocca profondamente la scuola e la comunità.
Subito dopo, una delle relatrici Lorena Cavallaro, nella doppia veste di docente e avvocato, ha offerto ai ragazzi un’immagine potente, semplice e vera: “Siete come alberelli in crescita: per diventare alberi forti e dritti, avete bisogno di un sostegno. Un tutore non vi limita: vi aiuta a non piegarvi quando arriva il vento”.
Una metafora chiara, capace di parlare a ciascuno: i giovani crescono, cercano il proprio posto nel mondo, ma in questa ricerca possono incontrare fragilità, pressioni, modelli sbagliati. È lì che la scuola, la famiglia e la comunità diventano quel “tutore” discreto e indispensabile, capace di guidare e sostenere.

All’interno del Progetto @Lab_School – Azioni a Contrasto e Prevenzione dalle Dipendenze, promosso dalla Rete Salus Scuole SHE Sicilia, gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. “De Roberto” (quest’ultima appartenente alla Rete Salus Scuole SHE Sicilia), hanno parteciperanno il 25 novembre 2025 a un incontro formativo presso il plesso di via Castaldi, coordinati dalla docente Patrizia Mazzone, Referente alla Salute della “De Roberto”.
Un’occasione per guardare negli occhi un tema che spesso viene ignorato o affrontato troppo tardi: le dipendenze come perdita di libertà, come allontanamento da sé, come cedimento a venti che possono piegare gli “alberelli” più fragili.
I docenti formatori ospitati nell’occasione, esperti del progetto di cui è capofila un altro Istituto Comprensivo catanese, Elvira Bonomo e Lorena Cavallaro, hanno guidato gli studenti in un percorso di ascolto e confronto sulla prevenzione, attraverso storie esemplari e reali, sulla forza delle scelte consapevoli e sulla capacità di riconoscere i segnali di rischio prima che diventino problemi.
L’organizzazione della giornata ha coinvolto docenti, famiglie e studenti in un lavoro di squadra che rispecchia il senso più profondo del progetto: nessuno cresce da solo.
Il messaggio che la scuola vuole lasciare ai suoi studenti è forte e limpido: la prevenzione non si fa solo informando, ma costruendo una cultura del benessere, della consapevolezza e della libertà. Le dipendenze incontrano soprattutto chi si sente solo, chi non sente di avere un sostegno. Per questo la scuola c’è. Per questo iniziative come questa contano.
Come ha ricordato la Dirigente Giuffrida in chiusura: “Il nostro compito è aiutarvi a crescere dritti. Non perfetti, ma forti. Capaci di scegliere la vita, sempre”.



