CATANIA – Eccezionale procedura per donazione multiorgano, il primo prelievo di polmoni DCD (Donation after Circulatory Death), cioè “a cuore fermo” in Sicilia. Tale procedura è stata svolta nelle scorse settimane all’ospedale Cannizzaro di Catania, dall’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione diretta dal dott. Savino Borraccino.
Il primo prelievo di polmoni “a cuore fermo” in Sicilia
La donazione DCD, tra le più delicate in ambito trapiantologico, si attua in seguito alla cessazione irreversibile delle funzioni cardiocircolatorie. In particolare quando il decesso del donatore viene accertato sulla base dell’arresto cardiaco prolungato di 20 minuti con monitoraggio elettrocardiografico continuo, come previsto dal protocollo nazionale per la donazione DCD.
È stato così raggiunto un risultato di straordinaria valenza umana e scientifica grazie ad una stretta collaborazione fra l’équipe del Cannizzaro e quella dell’Ismett di Palermo. Un impeccabile coordinamento del Centro Regionale dei Trapianti (CRT) della Sicilia diretto dal dott. Giorgio Battaglia.
Il ringraziamento del dott. Giuffrida alla famiglia e all’equipe
Il dott. Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro, ha ringraziato sentitamente la famiglia che in un momento di dolore ha voluto compiere un gesto di grande generosità, acconsentendo alla donazione degli organi, dando così speranza di vita a più pazienti.
“La riconoscenza va ai nostri valenti professionisti hanno gestito ogni fase del percorso, mettendo in campo quel rigore clinico e quegli elevati standard scientifici e organizzativi che la DCD richiede”.
Infine, ha concluso i suoi ringraziamenti, citando il team multidisciplinare composto dai medici anestesisti-rianimatori Mirco Sidoti, Ornella Sciuto, Giorgio Scrofani, il coordinatore Matteo Sortino. Anche tutta l’équipe anestesiologica e rianimatoria e di sala operatoria del Pronto Soccorso, oltre a quelle di area neurologica, radiologica, laboratoristica e cardiologica.
Attualmente, tutti i pazienti che hanno ricevuto gli organi si trovano in buone condizioni.