RANDAZZO – I militari della compagnia di Randazzo e i carabinieri del comando per la Tutela della Salute del Nucleo Anti Sofisticazione di Catania hanno realizzato delle attività di controllo straordinario del territorio nel settore igienico-sanitario.
Durante questi controlli, hanno sanzionato il titolare di un’attività di ristorazione, un 53enne residente a Linguaglossa, proprio per mancanza di S.C.I.A. sanitaria.
Da alcuni giorni i carabinieri si erano accorti che l’uomo aveva pubblicato sui social un post. Questo pubblicizzava un evento che si sarebbe tenuto in un prestigioso immobile situato alle porte di Randazzo. Nell’occasione, il programma in questione prevedeva un’escursione a cavallo sull’Etna e, a seguire, un pranzo in un ristorante situato all’interno della nota location.
Il tutto da pagare anticipatamente e, al tal fine, nell’inserzione era stato inserito anche l’IBAN per l’accredito delle quote di partecipazione.
Nulla di strano, insomma, se non fosse che quella struttura, fosse ormai da tempo inattiva. Si tratta, infatti, di una location settecentesca. Col passare del tempo, per mancanza di importanti interventi di manutenzione, era rimasta chiuso al pubblico.
Insospettiti da quell’insolito annuncio, i carabinieri hanno deciso pertanto di predisporre un mirato servizio durante il quale sarebbe scattato il blitz, proprio il giorno dell’evento tanto sponsorizzato sui social.
Prima dell’ora di pranzo, quindi, i militari e i carabinieri del N.A.S. sono entrati nel locale per procedere ad una ispezione. Hanno trovato una sala ben arredata con tavoli, sedie, quadri d’epoca e un grande camino, situata proprio accanto ad altri ambienti palesemente in disuso, adoperati come deposito di oggetti tutti accatastati.
In un’altra stanza da pranzo, vicino alla cucina, i militari hanno poi notato un’altra lunga tavola apparecchiata e, poco distante, un tavolino con un registratore di cassa e diverse agende. Su queste ultime erano annotate le date degli eventi già svolti, programmati e quelli ancora da organizzare.
All’esito del controllo quindi, il personale del N.A.S. ha contestato al responsabile una sanzione amministrativa pari a 3mila euro per assenza della S.C.I.A. sanitaria. Quest’ultima, la segnalazione certificata di inizio di attività imprenditoriale, obbligatoria per l’apertura di un locale al pubblico e per tutte le attività che manipolano alimenti.
Gli appunti, hanno poi permesso di risalire ai precedenti festeggiamenti che si erano tenuti in quella struttura, non autorizzati, dal cenone dell’ultimo capodanno a numerose feste di compleanno. Non solo: anche matrimoni e anniversari. Per ogni ricorrenza, sul block notes erano annotati il numero dei partecipanti con il totale incassato.
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