Poste Italiane tra opportunità e criticità: la voce della FAILP CISAL di Catania

Poste Italiane tra opportunità e criticità: la voce della FAILP CISAL di Catania

CATANIA – Il mondo del lavoro in Poste Italiane è in continua evoluzione: da un lato politiche attive che aprono nuove prospettive occupazionali, dall’altro criticità strutturali e organizzative che pesano ancora sul benessere dei dipendenti. A tracciare un bilancio è Loredana Marcellino, rappresentante della Segreteria FAILP CISAL Catania, che rilancia il ruolo del sindacato in una fase delicata per il colosso postale.

“Negli ultimi anni – afferma Marcellino – Poste Italiane ha avviato un percorso virtuoso di stabilizzazioni, trasformazioni da part-time a full-time e nuove assunzioni, in particolare tra i giovani. Tuttavia, in un contesto economico complesso, il nostro impegno si concentra sul garantire stabilità lavorativa e diritti certi a chi, da anni, contribuisce con impegno e dedizione al funzionamento del servizio”.

Ma non è solo una questione di numeri o contratti.

La FAILP CISAL – prosegue – sta costruendo un modello di rappresentanza sindacale attivo, autonomo e orientato al futuro, che difenda la dignità dei lavoratori senza subordinarsi alle logiche aziendali. Un’attenzione particolare è rivolta alle lavoratrici madri, che ancora oggi affrontano ostacoli e disparità inaccettabili. Il diritto a un lavoro stabile ed equo deve valere per tutti”.

Il sindacato guarda anche ai giovani e all’innovazione tecnologica: “Stiamo aprendo spazi concreti per le nuove generazioni, affrontando con competenza e lungimiranza anche i cambiamenti legati all’intelligenza artificiale e alla digitalizzazione. Vogliamo essere protagonisti consapevoli del cambiamento, senza subirlo”.

Tra le urgenze più immediate, la carenza di personale negli sportelli postali, soprattutto con l’avvio del periodo estivo. “Molte sedi di Catania e provincia sono al collasso – denuncia Marcellino – con ripercussioni evidenti sul servizio, specie per le fasce più fragili della popolazione, come gli anziani, spesso esclusi dalle soluzioni digitali. Non possiamo accettare che venga meno la missione di prossimità di Poste, proprio quando ce n’è più bisogno”.

Gravi criticità si registrano anche nel Centro di Smistamento di Catania, dove da mesi almeno cinque reparti operativi sono privi di climatizzazione. “In questi giorni di caldo estremo – dichiara Marcellino – le temperature interne superano i limiti di comfort e sicurezza stabiliti dal D.Lgs. 81/2008, rendendo insostenibili le condizioni di lavoro, soprattutto per chi svolge mansioni fisiche o turni lunghi. Per questo chiediamo un intervento immediato da parte di chi di competenza, altrimenti ci ritroveremo costretti a segnalare la questione alle Autorità”.

“Le criticità iniziano fin dall’area di accesso – continua la Marcellino – con una guardiania collocata in un locale strutturalmente carente e visibilmente trascurato, non conforme ai requisiti minimi di accoglienza e sicurezza che compromette l’immagine di efficienza e decoro che un centro di Poste Italiane dovrebbe trasmettere fin dal primo punto di accesso”.

La situazione è aggravata anche dalla presenza massiccia di zanzare e insetti, favorita dalla necessità di aprire le finestre in assenza di aria condizionata. “Un ulteriore problema igienico e sanitario – sottolinea – che compromette il benessere e la concentrazione dei lavoratori”.

La FAILP CISAL chiede con urgenza un intervento immediato per il ripristino degli impianti di climatizzazione e, nell’attesa, l’adozione di misure tampone quali:

  • fornitura di ventilatori o altri sistemi di raffrescamento temporanei,
  • installazione di zanzariere nei punti di aerazione,
  • rimodulazione dei turni,
  • concessione di pause aggiuntive nelle ore più calde.

Una riflessione viene fatta anche sulle condizioni operative di portalettere e autisti, spesso dimenticati nelle tutele previste per chi lavora all’aperto. “Queste figure – conclude Marcellino – svolgono quotidianamente un servizio essenziale, anche nelle ore più calde, senza le adeguate protezioni o riconoscimenti. È tempo che Poste Italiane prenda atto della realtà e agisca con responsabilità”.

Da non dimenticare anche i lavoratori DTO, per cui servirebbero controlli più serrati sulla strumentazione – come computer – in loro possesso, con cui svolgono il loro lavoro in smart working.

Infine, ma non per ultimo, lo stress che quotidianamente affligge gli operatori delle sale consulenze, sottoposti a pressioni continue. “Non possiamo più sopportare che un luogo di lavoro si trasformi in fonte di tensione – afferma Loredana Marcellino –. La tutela dei dipendenti, anche in questo caso, deve essere una priorità assoluta”.

Con un utile netto che nel 2024 ha superato i 2 miliardi di euro, dunque, Poste Italiane – secondo la FAILP CISAL – ha il dovere di garantire equità, dignità e trasparenza a tutti i suoi dipendenti. “Siamo pronti a collaborare, ma anche a vigilare. Il lavoro va tutelato in ogni sua forma, non a compartimenti stagni”.