CATANIA – “Questo è un luogo di straordinaria importanza, un luogo sacro in cui la bellezza diventa cura dell’anima”. Con queste parole il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha commentato il progetto artistico di Antonio Presti, dopo aver ascoltato direttamente dal suo ideatore il processo identitario che ha portato alla creazione dell’Opera monumentale La Porta delle Farfalle.
La visita del Ministro alla Porta delle Farfalle
Accompagnato dal sindaco Enrico Trantino, il Ministro ha visitato l’imponente installazione nonostante la pioggia battente, percorrendo il tratto di cemento dell’Asse dei Servizi diventato oggi un progetto visionario “che dona luce alla periferia di Librino, restituendo all’Anima un varco che conduce all’esperienza del Sogno”.
“Daremo il giusto rilievo e la giusta importanza a questo luogo, in cui la periferia diventa la grande madre che si prende cura delle persone che vi abitano”, ha dichiarato Giuli ai giornalisti, dopo aver ammirato quella che è oggi la più grande scultura al mondo in bassorilievo ceramico: un chilometro e mezzo di arte pubblica che non è solo un’opera monumentale, ma un’Agenzia educativa e spirituale per tutta la comunità.
Le dichiarazioni di Antonio Presti
“La presenza delle istituzioni, e in particolare della più alta carica culturale dello Stato italiano a Librino – ha affermato Antonio Presti, ideatore e Presidente della Fondazione Fiumara d’Arte – rappresenta un segnale di grande rispetto verso gli abitanti del quartiere. Quest’opera, parte del più grande Museo a cielo aperto che sta prendendo vita in questi mesi, è il risultato di un processo artistico condiviso con 20mila persone, tra mamme e bambini, che si nutre di fiducia, rispetto, speranza e che ha innestato una nuova coscienza civile. Oggi vogliamo donare queste Opere all’Amministrazione comunale, alla Regione e al Ministero, affinché possano continuare ad alimentare quella “Democrazia della Luce” che dal basso è stata costruita con innocenza. Nella bellezza Librino ritrova il senso delle istituzioni. Oggi la nascita di questo Museo segna una nuova vita per Librino. Ringrazio il ministro Giuli a nome di tutta la nostra comunità: la sua visita rafforza quel senso di dignità e identità che oggi contribuisce alla diffusione positiva dell’immagine di Librino oltre i confini nazionali”.
La Porta delle Farfalle: l’opera monumentale
La Porta delle Farfalle è molto più di una semplice installazione artistica: è il frutto di un imponente progetto collettivo che ha coinvolto oltre 5mila studenti provenienti da 16 Licei artistici siciliani, circa 10mila bambini delle 9 scuole di Librino con le loro famiglie, più di 50 tra artisti e architetti selezionati dalla Fondazione Fiumara d’Arte, in collaborazione con una rete di giovani curatori.
Attraverso laboratori artistici, i ragazzi hanno potuto esplorare i valori della vita, acquisendo la consapevolezza di essere veri guerrieri di luce. La fase pratica ha visto gli studenti impegnati nella lavorazione dell’argilla, dando forma ai loro pensieri e traducendoli in manufatti di terracotta, pezzi unici che oggi compongono l’Opera monumentale.