CATANIA – Continua l’attività di contrasto al commercio illegale di prodotti agricoli nel Catanese. Nell’ambito di una vasta operazione coordinata dalla Polizia di Stato, una task force interforze ha sequestrato oltre 420 chili di uva da tavola priva di qualsiasi elemento di tracciabilità, destinata alla vendita nel mercato rionale di Barriera, a Catania.
Il maxi sequestro di uva da tavola a Catania
L’intervento rientra nel piano rafforzato di controlli disposti dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del commercio illecito di uva. A tutela dei produttori del comparto vitivinicolo, in particolare della zona del Calatino. Negli ultimi mesi, infatti, numerosi agricoltori delle campagne di Mazzarrone, Licodia Eubea e Caltagirone avevano denunciato furti di uva da tavola. Frutto di mesi di lavoro e sacrifici.
Il sequestro è avvenuto nel corso di un’operazione congiunta condotta dagli agenti delle Volanti della Questura. In collaborazione con il Corpo Forestale della Regione Siciliana e la Polizia Locale. I controlli, finalizzati alla verifica dell’origine dei prodotti ortofrutticoli esposti nei banchi, hanno rivelato che l’uva messa in vendita da un commerciante era totalmente priva dei documenti obbligatori. Nessuna attestazione vi era riguardo la provenienza e la tracciabilità.
Accertata l’idoneità al consumo umano, l’uva sequestrata è stata donata in beneficenza alla Caritas.
Le conseguenze per il commerciante
Il commerciante è stato sanzionato con una multa complessiva di oltre 5mila euro: 3.579 euro per la vendita abusiva e l’occupazione non autorizzata del suolo pubblico, più ulteriori 1.500 euro per la commercializzazione di prodotti privi di tracciabilità.
L’operazione si inserisce in una strategia più ampia di controllo della filiera agroalimentare, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei consumatori, proteggere il lavoro degli agricoltori onesti e scoraggiare la diffusione di canali di vendita illegali nei mercati cittadini.
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