CATANIA – Avrebbe abusato della condizione di inferiorità psichica del proprio figlio minore di 15 anni per indurlo a compiere atti sessuali con l’invio di messaggi audio dal contenuto sessualmente esplicito. Nonché foto e video di autoerotismo. Il tutto sin sin da quando il ragazzino aveva 13 anni. Così una donna di 50 anni è stata arrestata a Catania. Gli agenti hanno dato esecuzione a una ordinanza della misura degli arresti domiciliari per il reato di violenza sessuale aggravata.
Ragazzino di Catania indotto dalla madre a inviare messaggi dal contenuto sessualmente esplicito
L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, è scaturita da una segnalazione della comunità a cui il minore era stato affidato dal Tribunale competente. L’attività è stata avviata tempestivamente dal personale specializzato del Centro Operativo per la sicurezza Cibernetica di Catania.
Grazie anche all’analisi dei contenuti dei device sequestrati, contenenti numerosi messaggi vocali, foto e video di natura sessuale, risulterebbe che la madre, abusando della condizione di inferiorità psichica del proprio figlio, aveva indotto l’adolescente, sin da quando questi aveva 13 anni, a compiere atti sessuali. Il tutto avveniva con l’invio di messaggi audio dal contenuto sessualmente esplicito. Nonché foto e video di autoerotismo.
La confessione del minore
Il minore, sentito successivamente dal pubblico ministero con l’assistenza di una psicologa, ha confermato con profondo senso di imbarazzo quanto emerso dagli accertamenti tecnici.
La Procura Distrettuale, sulla base degli elementi acquisiti, ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania un’ordinanza di custodia cautelare. Eseguita dalla Polizia Postale, la donna è stata posta ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Impostole anche il divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo con la vittima.
Note
Resta ferma la presunzione di innocenza dell’arrestato valevole fino a sentenza definitiva.