BELPASSO – Si è aperto ufficialmente ieri mattina il X Simposio Internazionale di Scultura su Pietra Lavica “Oro Nero dell’Etna”, un evento che segna un traguardo significativo per la città e per l’intero territorio etneo.
“Ci abbiamo creduto fin dal 2014, quando scommettere sull’arte legata alla nostra preziosa pietra lavica sembrava quasi una piccola follia. Oggi, a distanza di un decennio, possiamo affermare che la nostra visione si è rivelata vincente”, ha dichiarato il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo.
Il primo cittadino ha poi sottolineato come Belpasso sia ormai riconosciuta non solo come la “Scacchiera dell’Etna”, ma anche come la “Città delle 100 sculture”: “È un’eredità di bellezza che consegniamo alle future generazioni, un investimento che l’amministrazione continua a fare per valorizzare il nostro territorio ai piedi dell’Etna”.
Questa edizione assume un valore speciale, essendo dedicata al professor Antonio Portale, compianto ideatore del progetto e tra i primi a credere nella “scommessa della bellezza”.
Gli scultori protagonisti di quest’anno sono Adriano Ciarla, insieme ai giovani Calogero Arcidiacono e Luigi D’Amico, chiamati a interpretare con il loro talento il legame profondo tra il territorio e il vulcano.
Il sindaco Caputo ha poi espresso gratitudine al professor Gianni Latino, direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, al professor Vittorio Ugo Vicari, curatore del Simposio, al professor Pierluigi Portale, direttore artistico, e a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’assessore Tony Di Mauro, che ha lavorato al fianco del sindaco per consolidare il “brand delle 100 sculture”.
Il Simposio si svolge all’interno della cava dei F.lli Grasso (SP 56i, 23 – Belpasso, CT) ed è aperto al pubblico, che potrà seguire da vicino l’avanzamento dei lavori. La consegna ufficiale delle opere è fissata per il 4 ottobre.