CATANIA – La deputata regionale del M5S Jose Marano ha presentato, in commissione Bilancio all’Ars, lo stanziamento di 5 milioni di euro ai Comuni colpiti dall’alluvione nel Catanese dello scorso 13 novembre. Si tratta di Acireale, Giarre, Riposto, Linguaglossa e Aci Sant’Antonio.
Alluvione nel Catanese, il sopralluogo delle aree interessate
La deputata ha spiegato che si tratta dello “stanziamento previsto dall’emendamento alla manovra regionale che porta la mia firma. Un’iniziativa la mia che è figlia dell’impegno che ho preso con i cittadini durante il sopralluogo che ho fatto qualche giorno fa sui territori devastati dal maltempo”.
Marano: “Territorio fragile che va tutelato”
La deputata Marano prosegue: “La cronaca di qualche giorno fa ci ha messo di fronte al dramma di un territorio fragile che andava tutelato con interventi di prevenzione contro il dissesto idrogeologico ma chi ci ha governato di questo se n’è infischiato”.
E ancora: “Adesso facciamo i conti con fenomeni meteorologici che a causa del cambiamento climatico sono sempre più estremi e più imprevedibili e l’unica cosa che possiamo fare è gestire con interventi tampone una situazione di perenne emergenza nella speranza che questa maggioranza di governo metta in atto una seria strategia di messa in sicurezza del territorio”.
Gli effetti dell’alluvione a Torre Archirafi
Gravi danni soprattutto a Riposto, precisamente nella frazione di Torre Archirafi. I torrenti Babbo e Archi sono esondati e questo ha provocato ingenti conseguenze.
Situazione sull’autostrada Catania-Messina
Questo, ad esempio, è quanto è successo lungo l’A18 Catania-Messina lo scorso 13 novembre.
La richiesta della deputata Adorno
Già lo scorso 14 novembre, la deputata di M5S Lidia Adorno aveva dichiarato: “Ho chiesto in aula che la Regione si attivi subito per richiedere lo stato d’emergenza e garantire la massima urgenza nella fornitura di mezzi e risorse per rispondere alle necessità immediate della popolazione“.
“È chiaro che non possiamo più permetterci di sottovalutare il dissesto idrogeologico. I fondi ci sono, ma vanno spesi bene e subito per mettere in sicurezza i nostri territori. È il momento di passare dalle parole ai fatti, per proteggere davvero le nostre comunità da queste emergenze“.