CATANIA – La Corte di Appello di Catania ha assolto un imputato dei carabinieri di 59 anni, in servizio al comando provinciale di Siracusa, dall’accusa di abusi sessuali su un minore.
I giudici della seconda sezione penale hanno stabilito che “il fatto non sussiste“, ribaltando così la condanna in primo grado emessa dal Tribunale di Siracusa, che aveva inflitto al militare una pena di 7 anni e 6 mesi di reclusione, oltre alla sospensione dall’Arma dei carabinieri.
Le presunte violenze risalivano al 2009.
Secondo la Procura di Siracusa, il minore coinvolto, figlio dell’ex cognata dell’imputato, avrebbe trascorso alcuni pomeriggi nella casa del carabiniere, all’epoca sposato.
Durante questi incontri, i magistrati sostenevano che gli abusi sarebbero avvenuti quando i 2 si trovavano soli nell’abitazione.
Il minore, manifestando disagio, aveva dato inizio alla denuncia che portò al procedimento giudiziario.
La Procura, nella sua requisitoria, aveva chiesto la condanna del militare, l’interdizione dai pubblici uffici e una provvisoria penale di 20mila euro per la vittima e la madre.
L’imputato, assistito dagli avvocati Puccio Forestiere e Fabiola Fuccio, ha sempre negato con fermezza ogni accusa, dichiarandosi vittima di una “macchinazione” dovuta a dissapori legati alla separazione dalla moglie.
Gli avvocati difensori, portando avanti il ricorso in appello, sono riusciti a convincere i giudici dell’infondatezza delle accuse mosse dalla Procura.
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