Tre medaglie per i siciliani ai Tricolori Allievi di Milano

MILANO – Tutta colorata di verde speranza l’Arena Civica di Milano «Gianni Brera», oltre 1380 gli atleti in rappresentanza di 300 società, per un totale di 1947 presenze-gare. Nello storico impianto napoleonico si è svolta in tre giornate incandescenti, la 50a edizione dei Campionati Italiani Allievi, istituiti nel 1966, un decisivo banco di prova in prospettiva dei Mondiali «Under 18» a Cali (Colombia) dal 15 al 19 luglio e l’Eyof di Tbilisi (27 luglio-1 agosto). Come già a Rieti la scorsa settimana per i Tricolori Juniores e Promesse con ben 12 podi, ancora a testa alta la Sicilia, che ha messo in carniere due medaglie d’argento e una di bronzo, più piazzamenti e risultati di valore. Sul secondo gradino del podio Tindaro Lisa (Cus Palermo) nei 3000 m, classe 1999, il più giovane dei primi nove classificati. Per il talento messinese di Torregrotta un crono di 8’47”24, in una gara tattica, che si è risolta negli ultimi due giri con la fuga di Nfamara Njie (Tre Casali San Cesario). Il gambiano, a dire il vero di età indecifrabile, ha vinto a braccia alzate in 8’42”15, terzo un altro atleta di origini africane, l’etiope Ademe Cuneo (Cento Torri Pavia), 8’49”50.

Felice l’ex professore di Lisa, Giuseppe D’Amore, che nel 2011 gli ha consigliato di praticare l’atletica leggera con la gloriosa Indomita Torregrotta di Andrea D’Andrea. E subito, sin da ragazzo, si è messo in luce, allenato da Nicola Antonazzo, con la collaborazione di Totò Liga. Il torrese detiene la migliore prestazione siciliana Cadetti nei 2000 m con 5’38”8, stabilita a Palermo il 3 settembre 2014, la sesta nelle graduatorie italiane di tutti i tempi. Tindaro, capolista stagionale nei 3000 con 8’39”59 (Palermo, 30 maggio), è nel mirino di Stefano Baldini, come atleta di punta e, pensate, si allena su strada a Torregrotta, non disponendo della pista.

Altro argento per Isidoro Mascali nel disco, in una gara attesa dagli aficionados e Dodo non ha deluso le aspettative dei suoi tifosi. Sabato nella qualificazione qualche “brivido”, 47,53 al terzo lancio, sesta misura nel riepilogo dei due gruppi. Domenica, Mascali è incontenibile e la lotta con Giacomo Marinai è serrata, nessun altro compete con i due atleti. Isidoro è in testa dopo i primi tre lanci, 54,15 contro 52,29 del toscano, che al quarto spara una bordata a 54,39. Ventiquattro cm la differenza tra i due, il catanese non li recupera più, tenta il tutto per tutto con due nulli e l’ultimo lancio a 50,67. Mascali, 17 anni tra poco più di un mese – titolo italiano ai Campionati nazionali Studenteschi di Desenzano del Garda il 27 maggio (49,99) – adesso nel disco di 1,500 kg, con la nuova migliore prestazione siciliana di 54,15, si colloca al terzo posto nelle liste italiane Allievi stagionali e al diciannovesimo in quelle di tutti i tempi. Il precedente primato risale a ben 34 anni fa e apparteneva a Michele Di Pasquale, 52,48 a Palermo il 24 ottobre 1981, mentre il suo personale era di 52,90 (Messina, 2 maggio), anche se si deve segnalare il 53,26 ottenuto a Messina il 6 maggio nella Finale regionale degli Studenteschi. Una vera dinastia quella dei Mascali, con il nonno Isidoro (classe 1939), primatista e campione siciliano nel disco (dal 1958 al 1961 e 1963) e nel martello, il suo regno (1959-1960-1961-1963-1965), ancora sulla breccia da Master; il padre Dario (1971), giavellottista di valore, 65,28 nel (1992).

Bronzo, infine, per l’altro atleta del Cus Palermo, il calabrese Ernesto Pascone, terzo nell’alto con un salto di 2,00 metri, fallendo i 2,02. Ernesto eguaglia così per la terza volta questa misura, la prima da cadetto nel 2014. L’eclettico allievo di Michele Basile si allena a Palermo con tanto impegno, affrontando numerosi sacrifici e, a detta dello stesso tecnico, si può migliorare con ampi margini.

Il siracusano Lorenzo Moscuzza (Milone Siracusa) è atterrato in finale nel triplo a 13,73, quarto classificato. In tema di finalisti, buon sesto posto della staffetta 4×400 del Cus Palermo in 3’27”73, con Valerio Asaro, Marco Barbara, Sergio Barcellona e Salvatore Calabrese. Lo stesso Barcellona ottavo nei 110 m ostacoli in 15”47 (14”98 in batteria) e identica posizione per la brava Antonella Siracusa (Cus Palermo), figlia di Maria Tranchina, eterna lanciatrice e Nicola Siracusa, 49,59 nel martello.Un capitolo a parte merita l’Atl. Young Runner Gela di Massimo Bianca. Una società senza strutture, senza attrezzi, senza pista, senza ostacoli, come se Gela si trovasse in un deserto, eppure mette in pista «un’atleta piena di passione per gli ostacoli – Giorgia Di Vara – che “a Gela, provincia di Caltanissetta, è costretta ad allenarsi su strada”, come scrive Raul Leoni. Giorgia, dopo aver stabilito nella sua batteria dei 400 m ostacoli la migliore prestazione siciliana Allieve con 1’02”29 – nove centesimi meno della precedente – ottiene il quinto posto in finale con 1’03”36. Ricordiamo che il primato precedente apparteneva a un’atleta d’eccezione, come la catanese Concetta Gueli (Lib. Katana Atl. Catania), che l’aveva stabilito a Grosseto nel lontano 1982 (il 22 agosto) con 1’02”37, quasi 33 anni fa. E domenica 21 ancora emozioni con Giorgia sui 100 m ostacoli, settima nella finale 2 con il personale di 14”90. Samuele Licata cade due volte nei 2000 m siepi, con un tuffo nella riviera perde terreno, ma si migliora ugualmente a 6’19”61, finendo a poco più di tre secondi dal quarto. Aveva 6’22”14 (Messina, 2 maggio) e la sua è la quinta prestazione italiana Allievi della stagione. E Gela, nonostante le imprese dei ragazzi di Massimo Bianca, continua a rimanere sorda e insipiente, non fornendo loro gli adeguati impianti.

 Michelangelo Granata

Nella foto: Tindaro Lisa (a sin.) con i compagni del Cus Palermo, Ernesto Pascone (al centro) e Isidoro Mascali.