CATANIA – Una delle patologie più comuni della pelle è l’acne. Si tratta di una problematica cutanea che si manifesta soprattutto nei ragazzi e nelle ragazze, nell’età della pubertà e dell’adolescenza, ma che ricorre in molti casi anche in una fase tardiva legata all’età più adulta.
Oltre a rappresentare un vero e proprio problema fisico, l’acne comporta spesso delle difficoltà a livello psicologico, provocando un’eccessiva timidezza, mancanza di fiducia e insicurezze, e difficoltà nelle relazioni sentimentali e interpersonali di vario genere nelle persone che ne sono affette.
In un mondo sempre più digitalizzato, in cui sui social media spopolano consigli di bellezza e di ogni genere, la corretta informazione lascia spazio a divulgazioni generaliste che lasciano il tempo che trovano. Questa è la ragione per cui, di fronte a qualunque sintomo anche solo lieve, occorre sempre rivolgersi ad uno specialista del settore, perché possa costruire una terapia specifica su ogni paziente.
Per approfondire l’argomento è intervenuta ai microfoni di Newsicilia.it la Dottoressa Maria Letizia Musumeci, Dermatologa del Policlinico di Catania.
Cos’è l’acne e quali sono le cause?
“L’acne è una dermatosi infiammatoria a carattere cronico causata da alterazioni a carico del follicolo pilosebaceo, pertanto colpisce prevalentemente il volto e il tronco. La patogenesi può dipendere da diversi fattori. Sono 4 i meccanismi principali che sottendono la patogenesi: ipercheratosi follicolare, l’iperseborrea, la proliferazione batterica e l’infiammazione del follicolo”.
”Non vanno sottovalutati allo stesso tempo la predisposizione familiare e il background ormonale e cioè tutte quelle che sono le condizioni associate come l’obesità o l’anomalia del ciclo mestruale e non va sottovalutato il ruolo dei fattori aggravanti o scatenanti l’acne, come ad esempio il fumo di sigaretta. Secondo degli studi svolti anche gli alimenti ricchi di zuccheri possono essere cause scatenanti, per questo è consigliabile una dieta povera di zuccheri e quindi cibi ad alto carico glicemico. Nel 35% dei casi ci sarebbe un’alterazione del profilo glicemico che determina l’insorgenza dell’acne. Anche una eccessiva esposizione solare è sconsigliabile, insieme all’utilizzo di farmaci fotosensibilizzanti. Esistono delle protezioni solari specifiche da 30 in su per i soggetti affetti. Infine uno studio condotto personalmente ha messo in luce come il latte scremato o parzialmente scremato, assunto in grosse quantità, possa indurre l’acne o causarne un peggioramento in quanto il processo che porta alla scrematura del latte farebbe aumentare delle proteine che hanno una similitudine con agli androgeni che fanno aumentare la produzione di sebo”.
Quante tipologie di acne esistono?
“Non esiste una classificazione univoca dell’acne, ma questa deve tener conto della morfologia delle lesioni (acne comedonica, papulosa, pustolosa, conglobata, cistica), dell’età di insorgenza (9 pazienti su 10 sono adolescenti, ma ci sono dei casi in età neonatale e adulta), della gravità clinica (acne lieve, intermedia e grave) e dell’impatto sulla qualità di vita. Non vanno inoltre sottovalutati gli stress di natura psicologica, che possono rappresentare una concausa soprattutto in età adolescenziale”.
Come si può prevenire ?
“Attraverso una pulizia accurata della pelle, una detersione con prodotti specifici e una costante idratazione, provando ad evitare dei cosmetici che ostruiscano i pori e di incidere e spremere i brufoli. Ulteriore consiglio è quello di curarsi precocemente, poiché un ritardo nella diagnosi e nella cura può portare allo sviluppo di cicatrici che, talvolta, possono diventare indelebili”.
Quali sono i rimedi?
“Occorre utilizzare il prodotto più corretto tra antibiotici, antisettici e terapie differenti in base alla gravità dell’acne e attenendosi alle raccomandazioni per quei prodotti. Per questa ragione sconsiglio il fai-da-te in quanto è importante chiedere sempre il consulto di un dermatologo“.
Fonte foto: Focus.it