PALERMO – “Abbiamo letto di un presunto ‘scippo’ che il Governo Musumeci avrebbe perpetrato nei confronti delle città di Gela e Termini Imerese riguardo i fondi destinati alle Aree di crisi complessa. Niente di più impreciso e distante dai fatti. La riprogrammazione dei fondi che abbiamo operato si basa invece su una scelta chiara: impegnare i soldi su progetti esecutivi ed immediatamente cantierabili, dove cioè possono essere subito riversati in opere sul territorio. Non è questo il caso dei due progetti di Gela”.
Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, a proposito della riprogrammazione delle risorse del “Patto per la Sicilia” e le risorse per Gela e Termini Imerese.
“Sul nuovo lungomare di Manfria e la rotatoria Roccazzelle abbiamo infatti trovato solo degli elaborati tecnici, sprovvisti di pareri e autorizzazioni di Genio civile, Soprintendenza e della verifica ex art. 26 del Codice degli appalti. All’inizio di giugno avevamo fatto esplicita richiesta al Comune di Gela per la progettazione esecutiva e ci è stato risposto che sarà trasmessa appena possibile. Nelle more, dunque, abbiamo voluto usare i fondi a disposizione della Regione per opere i cui lavori hanno già preso avvio, ma questo – sottolinea Falcone – non significa che per Gela non ci siano più risorse. Come infatti già avvenuto in altre occasioni – dal Comune di Bronte ad altri enti – per Gela abbiamo accantonato le risorse derivanti dalle economie di altre opere. Dunque, non appena il Comune ci fornirà le necessarie progettazioni esecutive, tali opere saranno finanziate come previsto”.
“Per quanto riguarda le somme per Termini Imerese – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture – il Governo Musumeci ha riprotetto l’opera con altri fondi Fsc attraverso una delibera da 80 milioni del 28 maggio scorso che prevede, tra le altre cose, le opere di urbanizzazione per la zona termitana. Di fronte a tempi burocratici insostenibili e lunghe attese, siamo convinti che il tempo dei libri dei sogni sia finito. La Sicilia e i siciliani – rimarca Falcone – ci chiedono di impegnare i soldi dove realmente servono, dove cioè possono avere la più rapida ricaduta in termini di cantieri e lavoro sul territorio. L’orientamento del Governo Musumeci servirà da stimolo per i Comuni, facendo crescere tutti attraverso la sana competizione degli enti su progettazione e opere cantierabili”, conclude l’assessore Falcone.
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