Ucciso perché lottava contro il caporalato: chiesto lutto cittadino per la morte di Adnan Siddique

Ucciso perché lottava contro il caporalato: chiesto lutto cittadino per la morte di Adnan Siddique

CALTANISSETTA – Alfio Mannino e Ignazio Giudice, rispettivamente  segretario generale CGIL Sicilia e segretario generale CGIL Caltanissetta, hanno chiesto la proclamazione del lutto cittadino per onorare la memoria di Adnan Siddique.

Arrivato in Italia da 5 anni, il cittadino di origine pakistana è stato ucciso la notte del 3 giugno con 5 coltellate, mentre si trovava nel suo appartamento, perché considerato un personaggio “scomodo” all’interno della sua comunità. Si era fatto portavoce, infatti, di alcuni braccianti vittime di caporalato e, aveva accompagnato uno di loro a sporgere denuncia.

Questo omicidio, così violento, non può rimanere isolato dal contesto cittadino così provato dalla notizia e dalla sua crudeltà. Proponiamo la proclamazione del lutto cittadino perché pensiamo che la coerenza debba essere il valore principale in tutte le azioni delle Istituzioni che in tante occasioni parlano di accoglienza e integrazione e non ci sono dubbi che Adnan è considerato da tutti un cittadino di Caltanissetta e non solo perché aveva la residenza e l’aveva da anni, produceva reddito, si era realizzato. Se l’ipotesi di lotta al caporalato dovesse essere confermata ci troveremmo di fronte ad un crimine da combattere sul piano culturale, sociale e legislativo”. Queste le parole dei due segretari, che concludono: “Non esiste clan mafioso pakistano se non ‘dialoga’ con quelli siciliani e siamo certi che senza il fenomeno del caporalato Adnan sarebbe vivo“.

Immagine di repertorio