CALTANISSETTA – Ecco le operazioni eseguite dalla Polizia di Stato a Caltanissetta e provincia:
- i poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Niscemi (Caltanissetta) hanno arrestato T.S., operaio niscemese di 35 anni e il fratello minorenne di questi, entrambi in flagranza di reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri mattina gli agenti della Polizia di Stato, nel corso di una perquisizione eseguita nel domicilio dei 2 fratelli, hanno sequestrato 242 grammi di marijuana già essiccata e pronta all’uso, nascosta in parte all’interno di un camerino dell’abitazione, in parte all’interno di alcune scatole sul terrazzo dello stabile. Vicino ai serbatoi idrici che forniscono l’abitazione di acqua, i poliziotti hanno trovato una coltivazione indoor di piante di marijuana allocate all’interno di vasi di plastica con un impianto d’illuminazione artificiale e un sistema di ventilazione forzata. Oltre alle piante e alla marijuana essiccata sono stati sequestrati semi di marijuana, una bilancia di precisione e tutto il materiale tecnico utilizzato per far funzionare la serra. I 2 fratelli sono stati condotti in commissariato e, dopo le formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero della procura della Repubblica di Gela (Caltanissetta), hanno condotto il 35enne al carcere di Gela. Su disposizione del pubblico ministero presso la procura della Repubblica per i minorenni di Caltanissetta, hanno condotto il minore al centro di prima accoglienza del Capoluogo, entrambi a disposizione dell’autorità giudiziaria;
- la sezione di polizia stradale di Caltanissetta ha indagato in stato di libertà un uomo originario della Campania di 43 anni, ritenuto responsabile del reato di ricettazione e ha sequestrato un’autovettura di prestigio, risultata rubata. Nel corso di mirati servizi finalizzati a reprimere il traffico di veicoli di provenienza illecita, a Serradifalco, gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale, hanno proceduto al controllo di una Range Rover Evoque, autovettura d’ingente valore, i cui dati identificativi hanno sin da subito insospettito gli agenti circa la possibile provenienza fraudolenta del mezzo. All’esito dei controlli il mezzo è risultato rubato. Il suo telaio, infatti, era stato contraffatto mediante ribattitura e abrasione dei caratteri, con successiva riverniciatura del mezzo al quale erano state apposte delle targhette identificative adesive palesemente false. Gli accertamenti hanno consentito di risalire al numero originale del telaio, a tutti i dati identificativi abbinati e al proprietario originario che aveva subito il furto nel napoletano, nel dicembre 2019. La prestigiosa autovettura, oggi del valore di circa 40mila euro, in perfette condizioni, dopo qualche giorno che era stata rubata, era stata ricettata da un uomo di 43 anni il quale ha falsificato i documenti del mezzo al fine di reimmatricolarlo come proveniente dall’estero. Dopo una serie di passaggi di proprietà il veicolo è stato acquistato dall’attuale proprietario che, ignaro di aver acquistato un veicolo rubato, ha pagato un’ingente cifra di denaro, attratto dalle eccellenti condizioni d’uso dell’autovettura e dal suo prestigio. Il mezzo è stato sequestrato dai poliziotti e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria;
- i poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Gela ieri hanno eseguito un provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti di Ruggiero Biundo, 45enne gelese, in esecuzione all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla procura della Repubblica di Gela, dovendo espiare la pena della reclusione a 4 mesi, in quanto resosi responsabile del reato di violazioni delle prescrizioni della sorveglianza speciale, commessi a Gela nel 2015.