GELA – Hanno danneggiato una ambulanza e picchiato a sangue gli operatori del 118 che si erano recati per soccorrere una donna di 74 anni morta nelle scorse ore a Gela a causa del Covid. Così i parenti hanno deciso di dar vita a scene di far west, forse in preda alla disperazione, distruggendo ogni cosa.
È accaduto nel tardo pomeriggio di ieri in via Lecce.
L’autista soccorritore, preso a pugni al volto (e a cui sono stati rotti anche gli occhiali) si trova adesso al Pronto Soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele.
Dalle prime informazioni trapelate, i sanitari sarebbero giunti nell’abitazione della donna in 10 minuti. Purtroppo, nonostante la tempestività, la 74enne non ce l’ha fatta. Da lì a poco l’ira dei parenti.
Indagini sono in corso da parte della polizia per identificare gli autori del vile gesto.
Il fatto crea disagi anche in città, dove al momento si contano quasi mille contagiati: l’ambulanza intervenuta per la vittima, infatti, è stata distrutta e dovrà essere riparata. Questo significa che per qualsiasi emergenza bisognerà attendere i sanitari da Niscemi o Butera. Una possibile perdita di tempo che potrebbe far finire in tragedia qualsiasi richiesta di aiuto.
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