PALERMO – Arriva anche in Sicilia il progetto a favore del reinserimento dei detenuti intitolato “E vado a lavorare“. A promuovere l’iniziativa è la Fondazione Con il Sud e il tutto sposa perfettamente il principio di rieducazione della pena, sancito dalla Costituzione all’articolo 27.
Carlo Borgomeo, presidente della suddetta Fondazione, ha dichiarato a tal proposito che il carcere non può e non deve essere solo il luogo in cui scontare una pena.
L’intento nobile è, dunque, quello di dare una seconda chance a chi ha sbagliato ma che mostra l’intento di voler collaborare per reinserirsi a pieno nella società. Tramite un percorso formativo apposito, si dà un lavoro e si insegna un mestiere ai detenuti. Si rivolge sia a chi si trova ristretto in regime di detenzione ordinaria, sia a chi è stata concessa una misura alternativa alla detenzione.
Nello specifico, in Sicilia, su tante proposte, sono stati approvati ben 3 progetti nelle province di Catania, Siracusa, Palermo, Messina e Caltanissetta. Nel resto del mezzogiorno, i progetti si dislocheranno in Campania, Calabria e Sardegna. Saranno coinvolti, in totale, in tutto il Sud Italia, 273 detenuti in 14 istituti penitenziari e 3 carceri minorili. Il lavoro nobilita l’uomo e bisogna garantire questo diritto fondamentale anche ai detenuti o coloro che vivono in uno stato di ristretta libertà personale.
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