CALTANISSETTA – A Caltanissetta le autorità del Corpo forestale della Regione Siciliana hanno sequestrato quasi due tonnellate di ortofrutta non tracciabile.
Maxi sequestro a Caltanissetta
I militari, guidati dal Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia, hanno intercettato e verificato il carico per determinare se fosse di origine italiana o estera, scoprendo irregolarità rispetto alla normativa europea sulla tracciabilità dei prodotti.
La partita di ortofrutta è stata trovata nel centro del piazzale del mercato e non poteva essere attribuita a nessuno dei quattro commissionari ufficiali presenti.
Prodotti destinati ai poveri
Si presume che i venditori, chiaramente in violazione della legge, abbiano preferito abbandonare la merce piuttosto che essere identificati dagli agenti.
I prodotti ortofrutticoli in buono stato di conservazione sono stati destinati alla parrocchia Santa Croce di Caltanissetta per la mensa dei poveri, mentre quelli deteriorati e non più commestibili sono stati distrutti.
Le parole dell’assessore Pagana
L’assessore regionale all’Ambiente, Elena Pagana, ha commentato che i controlli del Corpo forestale per garantire la sicurezza alimentare dei siciliani e la tutela degli agricoltori dell’Isola stanno procedendo incessantemente.
Ha inoltre dichiarato che le verifiche sulla tracciabilità continueranno in modo rigoroso e sistematico.
Quest’operazione di sequestro è parte degli sforzi delle autorità per contrastare il commercio di prodotti ortofrutticoli non tracciabili, che rappresenta una minaccia per la sicurezza alimentare e per gli agricoltori locali.
La tracciabilità dei prodotti alimentari è un requisito fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti che arrivano sulle tavole dei consumatori.
La normativa europea sulla tracciabilità
La normativa europea sulla tracciabilità richiede che ogni prodotto alimentare sia accompagnato da informazioni dettagliate sulla sua provenienza. Dalla fase di produzione fino al punto di vendita.
Questo serve a monitorare il percorso del prodotto lungo la catena di distribuzione. Ma consente anche di intervenire tempestivamente in caso di rischio per la salute pubblica.