Preso a martellate in testa, vivo per miracolo: registrazioni incastrano gli aggressori

Preso a martellate in testa, vivo per miracolo: registrazioni incastrano gli aggressori

GELA – Questa mattina, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela ha dato esecuzione a una misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il medesimo Tribunale, nei confronti di G. R. e S. R., i quali si sarebbero resi responsabili del tentato omicidio ai danni di D. D. C., avvenuto lo scorso 24 luglio 2018.

Le indagini condotte dalla Procura hanno consentito di risalire agli aggressori grazie anche alla collaborazione della persona offesa, la quale nell’immediatezza dei fatti ha fornito un’accurata descrizione degli uomini che lo hanno fermato tra le vie del centro storico della città e lo hanno brutalmente picchiato con un martello da fabbro, colpendolo alla testa e in altre parti vitali del corpo.

L’uomo ha riportato lesioni gravissime, tra cui fratture multiple delle ossa del cranio. Tali dichiarazioni sono, peraltro, state riscontrate da ulteriori atti di indagine, quali dichiarazioni di persone informate sui fatti e dalla registrazione di un colloquio avvenuto tra familiari della vittima.

Il movente del grave episodio delittuoso appare collegato a motivi passionali.

I militari del Nucleo Radiomobile del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela, dopo aver arrestato i due uomini, li hanno condotti al carcere di Gela a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Immagine di repertorio