“Per ore ostaggio di una stazione ferroviaria in balìa del nulla”: disagi per i passeggeri del treno Termini Imerese-Catania

“Per ore ostaggio di una stazione ferroviaria in balìa del nulla”: disagi per i passeggeri del treno Termini Imerese-Catania

CALTANISSETTA – Quaranta persone sono rimaste per 2 ore ostaggio di una stazione ferroviaria in balìa del nulla“. È così che una nostra lettrice descrive l’odissea che avrebbe vissuto ieri sera insieme con gli altri passeggeri del treno regionale che da Termini Imerese li avrebbe dovuti portare alla stazione Catania Centrale.

Un viaggio che, però, avrebbe riservato uno spiacevole imprevisto. La nostra lettrice, come ha segnalato, era consapevole che, a causa di lavori per il potenziamento infrastrutturale sulla linea Palermo-Caltanissetta-Catania, in particolare tra le stazioni di Villarosa e Dittaino (in provincia di Enna), fino al 29 settembre, i treni regionali avrebbero subito variazioni e sostituzioni con bus. Sapeva bene, quindi, che sarebbe stato necessario un cambio per poter proseguire il viaggio in treno: “Da Termini Imerese siamo arrivati a Caltanissetta Xirbi come era stato stabilito. Lì sarebbe dovuto venirci a prendere un bus velocemente, cosa che non è successa“.

Siamo rimasti in balìa del nulla perché Caltanissetta Xirbi è distante da Caltanissetta Centrale, senza che nessuno ci fornisse una spiegazione su cosa esattamente avremmo dovuto fare“, commenta la lettrice.

Trenitalia, attraverso le comunicazioni puntualmente aggiornate sul proprio sito, ha preventivamente avvisato gli utenti che “l’orario di partenza e arrivo dei bus potrà variare in funzione delle condizioni del traffico“, ma i passeggeri non si sarebbero aspettati un simile ritardo.

Conclude amareggiata la nostra lettrice: “Il problema è che nessuno ti dà una risposta. Quando il bus è arrivato, intorno alle 21,15, non si sono neanche scusati, non c’era assistenzaEravamo dispersi nel nulla, non c’era niente. C’era soltanto un distributore automatico e un tipo messo lì, quasi a fare il guardiano, anche molto scortese che se l’è pure presa con noi perché più persone gli hanno chiesto cosa dovessero fare“.

Immagine di repertorio