CALTANISSETTA – La Squadra Mobile ieri ha arrestato Salvatore Giardina, nisseno 71enne, gravato da precedenti giudiziari, nella flagranza di reato di estorsione aggravata, detenzione illegale di munizionamento e violazione della normativa sugli stupefacenti.
Di seguito alle ammissioni davanti agli investigatori, la vittima del reato ha riferito ai poliziotti che nei giorni scorsi, mentre si trovava all’interno del suo panificio, è stata avvicinata da Giardina, il quale gli ha chiesto una somma di denaro di 2mila euro. L’estorsore, per intimidire la vittima, gli ha riferito che in relazione alle sue condizioni di salute non gli avrebbero fatto nulla a livello giudiziario e che poteva tranquillamente uccidere anche delle persone perché non aveva più niente da perdere.
In una circostanza l’estorsore, dopo le minacce, avrebbe anche fatto vedere alla vittima, a scopo intimidatorio, una pistola del tipo semiautomatico di colore cromato che nascondeva all’interno della cintola dei pantaloni. Le richieste di denaro e le minacce sono continuate per diversi giorni.
Ieri mattina, dopo l’ultima richiesta di denaro avanzata da Giardina, negli uffici della Squadra Mobile sono state segnate alcune banconote che il commerciante doveva consegnare all’ora pattuita all’estorsore a titolo di acconto. Nel contempo, da parte degli agenti, è stato predisposto un mirato servizio di appostamento al fine di documentare l’incontro e l’eventuale passaggio di denaro.
Verso mezzogiorno le telecamere della Polizia di Stato hanno registrato il passaggio di denaro tra l’estorto e l’estorsore: quest’ultimo all’interno del proprio mezzo che riceve una busta da parte dell’estorto in piedi fuori dall’esercizio commerciale. Una volta avvenuto lo scambio, gli agenti hanno arrestato Giardina.
Le successive perquisizioni eseguite nell’abitazione dell’arrestato hanno consentito il sequestro di munizionamento, di un kit per pulire le armi e di un bilancino di precisione. L’arresto è stato condotto in Questura e, dopo le formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero presso la locale Procura della Repubblica, è stato portato nel carcere Malaspina di Caltanissetta.