Maxi-sequestro della Dia di Caltanissetta: nel mirino beni per 1 milione e mezzo di euro

CALTANISSETTA – La Dia di Caltanissetta ha in queste ore sequestrato a Giovanni Privitera, ritenuto uno degli esponenti di spicco di Cosa nostra, beni il cui valore ammonterebbe a circa 1,5 milioni di euro. L’uomo, insieme ad altri membri del clan di Vallelunga Petrameno, controllava la zona del Vallone, ossia i quartieri settentrionali della provincia.

Giovanni Privitera è stato recentemente colpito da un provvedimento che autorizza il sequestro di un’impresa, di beni mobili dislocati tra Vallelunga Petramento (Caltanissetta) e Polizzi Generosa (Palermo) e di una cospicua somma di denaro depositata in banca.

La sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta ha autorizzato l’azione delle forze dell’ordine dopo aver consultato i resoconti delle indagini sul conto di Giovanni Privitera. Questi infatti, già nel corso delle operazioni antimafia “Leopardo”, “Deserto” e “Terra bruciata”, è stato segnalato come uno dei boss del clan di Vallelunga Petrameno. Un parte dei beni confiscati era stata preventivamente intestata ai familiari di Giovanni Privitera.



Tra i possedimenti soggetti a sequestro particolare rilevanza aveva assunto una ditta edile che, dal 2002 ad oggi, si era aggiudicata un gran numero di appalti pubblici. Ciò, sostengono ancora gli agenti della Dia, sarebbe dovuto non soltanto allo strapotere che il presunto boss mafioso esercitava sul territorio del Vallone, ma anche ai legami che questi deteneva da tempo con Bernardo Provenzano.

Il Tribunale di Caltanissetta ha stabilito inoltre che Giovanni Privitera sarà soggetto ad un aggravamento di pena per la durata complessiva di 5 anni.