GELA – Operazione antidroga a Gela, dove la Polizia di Stato ha sequestrato 19 chili di hashish e 330 grammi di cocaina.
La sostanza stupefacente è stata scoperta all’interno di un garage in via Bergamo, in uso a un giovane del posto, incensurato.
Il sospetto e la perquisizione: droga occultata in cassette degli attrezzi
L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile e dal commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela, è scattata nel pomeriggio di giovedì 27 marzo durante un’attività di controllo contro il traffico di droga.
Gli agenti hanno notato un giovane che, con atteggiamento sospetto, è entrato nel garage per poi uscirne poco dopo trasportando una pesante cassetta degli attrezzi chiusa con un lucchetto. Al rifiuto di mostrare il contenuto, è stato sottoposto a controllo: nelle sue tasche, i poliziotti hanno trovato le chiavi del contenitore.
Aperta la cassetta, al suo interno sono stati scoperti panetti di hashish ancora confezionati.
Il ritrovamento della droga: oltre 100mila euro di valore
I controlli sono stati estesi all’interno del garage, dove, su un soppalco, nascosti dietro delle vasche di accumulo dell’acqua, gli agenti hanno individuato altre due cassette degli attrezzi chiuse.
Anche in queste erano stipati panetti di hashish e pezzi di cocaina in pietra, ancora da suddividere in dosi per la vendita.
Le successive analisi hanno accertato che il totale della droga sequestrata ammontava a 19 chili di hashish e 330 grammi di cocaina, per un valore stimato di oltre 100 mila euro sul mercato dello spaccio.
Arresto e misura cautelare
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto al carcere di Gela, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il GIP del Tribunale di Gela ha successivamente convalidato l’arresto, disponendo per il fermato la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Indagini in corso
L’operazione si inserisce nel piano di contrasto al traffico di droga messo in atto dalla Polizia di Stato, con l’obiettivo di bloccare l’immissione di ingenti quantità di stupefacenti nel mercato illecito.
Si precisa che l’indagato, nel rispetto del principio di non colpevolezza, sarà ritenuto responsabile solo in seguito a una sentenza definitiva.



