CALTANISSETTA – È prevista per questa mattina l’udienza davanti al giudice di Costanza, città della Romania, sulla concessione dei domiciliari a Filippo Mosca, il giovane nisseno detenuto dallo scorso maggio nel carcere di Porta Alba.
Il caso di Filippo Mosca e le parole della madre
Precedentemente la richiesta dell’udienza in videoconferenza era stata rigettata. “Filippo aveva chiesto nei termini previsti di partecipare all’udienza in videoconferenza ma la richiesta è stata respinta. Ha reiterato la richiesta, supportata anche dal suo avvocato, quindi è tutto rinviato a domani in mattinata. Speriamo“, ha dichiarato nella giornata di ieri Ornella Matraxia, madre di Mosca.
In attesa della sentenza di appello in calendario il prossimo 7 marzo, la Difesa ha chiesto la misura alternativa al carcere per Mosca, che nei giorni scorsi, ha anche ricevuto in carcere la visita dell’ambasciatore italiano in Romania.
La condanna di Filippo Mosca
La condanna per Filippo Mosca è di 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Lo scorso aprile il 29enne, al momento dell’arresto, stava partecipando con alcuni amici al festival di musica Mamaia, che si svolge ogni anno a inizio maggio nel teatro estivo di Costanza.
Le disastrose condizioni in cui Filippo è detenuto
La madre del 29enne ha precedentemente dichiarato che il figlio vive in una cella di circa 30 mq con altri 24 detenuti: “Hanno a disposizione un buco sul pavimento come bagno. Non bagno alla turca, ma buco, usato da tutti, sempre intasato e che non viene mai pulito. Le condizioni igienico–sanitarie sono a dir poco disastrose“, conclude.
In foto Filippo Mosca