Emergenza idrica in Sicilia: un dramma senza fine

PALERMO – L’emergenza idrica è un fenomeno che da oltre quarant’anni attanaglia la Sicilia e, soprattutto negli ultimi anni, è tornata a colpire continuamente le province ed i piccoli comuni dell’isola.

La Sicilia, infatti, ha visto la più imponente e continuativa mobilitazione a favore dell’acqua pubblica degli ultimi 4 decenni. Una battaglia mossa dalla necessità di contrastare il furore ideologico con cui sono state imposte le privatizzazioni.

Il governatore Cuffaro, da commissario straordinario per l’emergenza idrica, nel 2004 mise in liquidazione l’ente acquedotti siciliani per costituire la “S.p.a. Siciliacque”, di cui la Regione mantiene un 25% delle quote azionarie e che, per appena 400.000 euro, cedette per quarant’anni l’intero sistema acquedottistico siciliano, fatto di 50 anni di investimenti pubblici, a società straniere.

Nell’ultimo anno l’emergenza idrica ha raggiunto il suo apice mettendo in ginocchio intere province, soprattutto Messina, Caltanissetta e Palermo, che di continuo hanno avuto a che fare con disagi dovuti all’assenza di acqua per lunghissimi periodi.

Le motivazioni che si susseguono e che sono le cause principali di questa emergenza nelle varie province siciliane sono sempre le stesse: reti idriche danneggiate, tubature vecchie, falle nelle condutture ed anche incendi che, soprattutto in questa estate, hanno contribuito ad alimentare il problema.

Rete idrica di Santa Lucia del Mela

Nell’ultimo anno solare i comuni siciliani colpiti da questa emergenza idrica sono stati ben 212, suddivisi tra le varie province con 84 comuni nella provincia di Messina (su 108 in totale) e 19 in provincia di Caltanissetta (su un totale di 22).

A Gela, esattamente nella frazione di Manfria, dopo ben 30 anni di attesa è tornata l’acqua potabile per circa 400 utenze grazie ad un acquedotto “fai da te” realizzato da un’impresa di Rieti, “Divina Acquedotti srl”, alla quale i residenti si erano rivolti dopo essersi costituiti in consorzio. Questa vicenda, con l’arrivo dell’acqua corrente, ha finalmente posto fine al servizio di autobotti che rappresentava un costo non indifferente per le casse del Comune di Gela.

“È stato davvero un anno complicato – affermano dall’Amap (Azienda Meridionale Acque Palermo) – con continui disagi che si sono riversati in molti comuni siciliani. Abbiamo sempre cercato di risolvere il tutto nel minor lasso di tempo ma, tra intemperie ed i continui incendi, la situazione molte volte è diventata davvero incontrollabile”.

“Nei prossimi giorni molti comuni nella provincia di Palermo dovranno far fronte a questi disagi a causa di lavori urgenti di manutenzione al serbatoio Monte Grifone costringendoci ad interrompere l’erogazione. A lavori ultimati, comunque, l’acqua verrà rimessa in rete e, salvo imprevisti, l’erogazione idrica – concludono dall’Amap – tornerà a regime e si normalizzerà entro le successive 24 ore”.