Confiscato l’impero dei fratelli Falcone: due milioni e mezzo di euro tra immobili e aziende

CALTANISSETTA – La Direzione investigativa antimafia ha eseguito due provvedimenti definitivi di confisca di beni emessi dalla Corte di Cassazione, nei confronti dei fratelli di Montedoro, nel Nisseno, Gaetano e Nicolò Falcone, rispettivamente di 72 e 69 anni.

Nicolò Falcone è morto lo scorso 15 giugno. Insieme, i fratelli Falcone erano ritenuti “uomini d’onore” della famiglia mafiosa di Montedoro e proprio in quel contesto criminale, Nicolò ne rivestiva il ruolo di rappresentante, anche con funzioni apicali nell’ambito di Cosa Nostra, capeggiata dal boss Giuseppe Madonia, detto “Piddu”.

Le indagini condotte dalla Dia hanno accertato la provenienza illecita dei beni di proprietà e sono state condivise dalla Cassazione. Quest’ultima ha poi emanato i provvedimenti odierni di confisca.

Il patrimonio confiscato ai fratelli Falcone è costituito da cinque aziende agricole e ottantasette immobili (tra fabbricati e terreni), nonché numerosi rapporti bancari, per un valore complessivo di oltre due milioni e mezzo di euro.

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