Caso Contrada: slitta il processo di revisione a carico dell’ex numero tre del Side

Caso Contrada: slitta il processo di revisione a carico dell’ex numero tre del Side

CALTANISSETTA – Slitta ancora una volta il processo a carico di Bruno Contrada, ex numero tre del Side. Tutto per Contrada ebbe inizio nel 1992, quando venne condannato a 10 anni di reclusione per il reato di associazione mafiosa.  

L’udienza era stata fissata per oggi davanti la Corte d’Appello di Caltanissetta ma è stata rinviata al 15 ottobre, perché il presidente del collegio giudicante, Aloisi, insieme con il giudice hanno deciso di astenersi, come deciso in una precedente istanza di revisione. 

Nel frattempo Giseppe Lipera, avvocato di Contrada, ha chiesto l’ammissione di numerosi testimoni per il processo come Francesco Cirillo, vice capo della polizia, Giovanni De Gennaro, direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza che all’epoca dei fatti era prima vice direttore e poi direttore della Dia, Giuseppe Taormina, generale dei carabinieri e già capo della Dia, il generale dei carabinieri Francesco Valentini, il tenente colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, l’avvocato Michele Costa, figlio del procuratore della Repubblica di Palermo, Gaetano, ucciso da Cosa Nostra, Gustavo Raffi, maestro del Grande Oriente d’Italia, l’ex capo della P2, Licio Gelli, l’ex magistrato Antonio Ingroia, l’ex collaboratore di giustizia Baldassarre Di Maggio, il falso pentito Vincenzo Scarantino e Giovanni Mutolo, fratello del pentito Gaspare, che fu uno dei grandi accusatori di Contrada.