MAZZARINO – I carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo, assieme al personale della locale stazione carabinieri di Mazzarino (provincia di Caltanissetta) e coadiuvati dalle Guardie Zoofile del WWF, durante un ordinario servizio di controllo sul regolare esercizio dell’attività venatoria e di contrasto del fenomeno del bracconaggio hanno sorpreso 7 soggetti intenti a cacciare all’interno del sito “NATURA 2000”.
L’area, di notevole interesse naturalistico in quanto comprende una serie di ambienti molto eterogenei tra loro, è stata inserita tra quelle destinate alla conservazione di tutte le specie di uccelli viventi allo stato selvatico.
All’interno di queste zone, la tutela dell’avifauna avviene non soltanto attraverso la protezione delle popolazioni presenti, ma anche dei loro habitat naturali.
Pertanto, la pratica venatoria risulta estremamente regolamentata sia per i periodi, sia per le specie cacciabili e, soprattutto, per la limitata pressione venatoria consentita. Annualmente, infatti, la Regione Siciliana individua, tra i soggetti in possesso dei requisiti e che abbiano fatto domanda entro i termini, alcune decine di cacciatori autorizzati a praticare la caccia all’interno dell’area.
I soggetti identificati dai militari, alcuni dei quali provenienti da altre province siciliane, sono risultati tutti sprovvisti dei titoli autorizzativi. Inoltre la caccia al “Natura 2000” si sarebbe dovuta praticare entro il 31 dicembre, pertanto, anche laddove fossero stati autorizzati, non avrebbero potuto esercitare la pratica venatoria.
In alcuni casi, i soggetti identificati non avevano annotato la giornata di caccia sull’apposito tesserino e, in un caso, è stato accertato l’utilizzo di strumenti non consentiti, nella fattispecie un richiamo acustico elettromagnetico, condotta quest’ultima costituente violazione penale.
Nel corso delle attività sono stati posti sotto sequestro sette fucili, insieme con il relativo munizionamento e il dispositivo elettronico di richiamo vietato. Tutti i soggetti sono stati identificati e denunciati all’autorità giudiziaria.