Anziano casa di riposo degli orrori muore in ospedale: la denuncia del figlio

Anziano casa di riposo degli orrori muore in ospedale: la denuncia del figlio

CALTANISSETTA – Claudio Volpe, un uomo di 72 anni ricoverato in ospedale il 30 dicembre, è deceduto il 2 gennaio. Era ospite della casa di riposo nissena “Santa Chiara, una struttura sequestrata dai carabinieri dopo l’arresto, avvenuto il 17 dicembre, di nove persone accusate di maltrattamenti sugli anziani e sequestro di persona.

La denuncia del figlio e i dubbi sulla casa di riposo

Il figlio dell’anziano deceduto, Michele Volpe, in vista del processo in cui intende costituirsi parte civile, ha dato mandato agli avvocati Giuseppe Dacquì e Ramona Dacquì di richiedere l’apertura di un’indagine per chiarire le cause della morte del padre. L’obiettivo è verificare se esista un collegamento tra il decesso del 72enne e i presunti maltrattamenti subiti nella casa di riposo “Santa Chiara”, oppure se la sua condizione di salute sia peggiorata improvvisamente a causa della negligenza del personale.

La salute di Claudio Volpe

Secondo le indagini preliminari, l’anziano, allettato e affetto da diverse patologie che lo rendevano incapace di alzarsi autonomamente o di provvedere ai propri bisogni, sarebbe stato lasciato solo per ore in più occasioni, nonostante le sue richieste di aiuto. In alcuni casi, aveva chiesto un semplice bicchiere d’acqua che gli sarebbe stato negato per lungo tempo. La famiglia ora vuole approfondire quanto questi episodi possano aver influito sul peggioramento del suo stato di salute e sul decesso avvenuto il 2 gennaio, dopo il ricovero in ospedale il 30 dicembre.

Il sequestro della struttura “Santa Chiara”, gli arrestati

Il caso ha portato, lo scorso 17 dicembre, all’arresto di nove persone, accusate di maltrattamenti e sequestro di persona. Tra gli arrestati figurano:

  • Venera Alaimo (63 anni)
  • Pietro Castronovo (44 anni)
  • Gianluca Giuseppe Ciresi (50 anni)
  • Gaetano Marrocco (51 anni)
  • Agata Giovanna Salamone (50 anni)
  • Donatella Michela Salamone (41 anni).

Questi sono finiti in carcere. Solo Ciresi ha ottenuto una misura meno restrittiva, passando ai domiciliari con braccialetto elettronico. Misura detentiva simile è stata applicata anche a:

  • Katia Dibenedetto (48 anni)
  •  Marco Iacono (38 anni)
  • Noemi Tomasella (25 anni).

Gli indagati sono difesi da un team di legali, tra cui:

  • Rosario Didato
  • Sergio Iacona
  • Massimiliano Bellini
  • Marco Bellomo
  • Vincenzo Toscano
  • Boris Pastorello
  • Umberto Ilardo
  • Giovanni Annaloro.

La struttura è stata sequestrata dai carabinieri a seguito delle operazioni.