CALTANISSETTA – Ieri la Squadra Mobile, nel corso delle indagini preliminari, ha eseguito una misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di una donna per il tentato omicidio in danno del compagno.
La misura cautelare è stata disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta che ha coordinato le indagini.
Avviato “codice rosso”
Lo scorso mese di giugno 2023, in questo centro, un uomo è stato soccorso per diverse ferite d’arma da taglio alla schiena e condotto al Pronto Soccorso dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta da alcuni amici a bordo di un’auto.
La volante della Polizia di Stato, non appena intervenuta sul luogo del delitto, ha avviato subito il “codice rosso” avvisando il Pubblico Ministero che ha disposto le prime indagini delegando la Squadra Mobile di Caltanissetta.
I medici, con un intervento d’urgenza, hanno evitato gravi conseguenze in danno della vittima, posto che una delle coltellate inferte gli aveva perforato un polmone.
Il falso racconto dei fatti
Anche la compagna dell’uomo è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari ed entrambi hanno fornito la stessa versione alla polizia, ovvero di essere stati aggrediti, per futili motivi da tre soggetti di origine extracomunitaria, dopo alcuni apprezzamenti di troppo all’indirizzo della donna.
Le indagini avviate in prima battuta dalla Squadra Volanti e dalla Squadra Mobile hanno consentito di raccogliere, nell’immediatezza dei fatti, importanti elementi utili allo sviluppo delle investigazioni.
Il sopralluogo della Polizia Scientifica ha permesso, infatti, di evidenziare già i primi dubbi sul racconto fornito. Pertanto gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno approfondito alcuni elementi d’indagine.
I gravi indizi di colpevolezza raccolti
Durante il sopralluogo è stato sequestrato anche un coltello, verosimilmente utilizzato per commettere il tentato omicidio. Le attività della Squadra Mobile hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico della compagna dell’uomo aggredito.
Sembrerebbe infatti che la stessa, dopo una violenta lite in casa, avrebbe inseguito il fidanzato convivente all’esterno dell’abitazione, raggiungendolo all’interno di un garage pubblico dove, presumibilmente, lo avrebbe colpito con più pugnalate.
Tra gli elementi del racconto della coppia che non hanno trovato riscontro vi è anche la scena del crimine da loro indicata, priva di tracce di sangue, diversamente dal parcheggio e dall’abitazione dove gli investigatori hanno raccolto plurimi e concordanti elementi per asserire che il ferimento fosse lì avvenuto.
In carcere donna
Anche le intercettazioni, tempestivamente attivate, hanno consentito di acquisire elementi utili al compiuto accertamento dei fatti.
L’indagata è sospettata quindi di aver tentato di uccidere il compagno con più colpi di arma da taglio, uno dei quali ha perforato un polmone mettendo in serio pericolo di vita la vittima.
La donna è stata condotta in carcere dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.