CALTANISSETTA – Il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, ha aggiornato i suoi cittadini sulla situazione Covid all’interno del territorio comunale, in zona rossa da fine marzo. “Con queste premesse è quasi certa la proroga dello stato d’emergenza“, ha commentato il primo cittadino dopo avere letto i dati. Parole che non fanno presagire buone notizie per Caltanissetta, in attesa come Biancavilla (CT) di una decisione per la proroga o meno del livello d’emergenza locale. Secondo quanto rilevato dall’Asp, le cifre sui positivi sono ancora molto alte. I dati più preoccupanti riguarderebbero l’incidenza delle varianti sui casi totali e la presenza di focolai dentro le scuole con alcune classi in quarantena.
“Il documento diffuso dall’Asp – ha spiegato il sindaco Gambino – sottolinea come i casi incidenti nell’arco dell’ultima settimana, dal 7 al 13 aprile, sono 179 e superano il limite di 150,7 previsti dal limite imposto dall’ultimo Dpcm. Ci sono anche 2 classi in isolamento e una ripartizione precisa dei contagi della popolazione dai 3 ai 18 anni. Si tratta di 116 minori su 179 e di questi ben 104 sono positivi alla variante inglese“. Varianti e contagi tra i giovani, questi i principali campanelli d’allarme per il territorio di Caltanissetta.
“Noi sindaci possiamo soltanto prendere atto della situazione perché a dichiarare la proroga della zona rossa è sempre il Presidente della Regione, che riceve direttamente i dati dall’Azienda Sanitaria Locale. Con queste premesse è quasi certa la prosecuzione dello stato di emergenza“, ha continuato il sindaco Gambino, sconsolato dalla situazione contagi che sta colpendo la sua città.
È un momento di attesa per sindaco e cittadini, che attendono risposte dal Governo regionale. Le scuole, secondo le parole del primo cittadino nisseno, rimarranno chiuse fino a sabato 17 aprile, ma anche in questo campo la palla passa alla Presidenza della Regione. Roberto Gambino ha concluso la sua diretta Facebook lanciando un appello a tutti coloro i quali vedono in giro situazioni pericolose per la salute pubblica – assembramenti, gente ammassata senza mascherina, feste clandestine. “Se vi capita di assistere a certe situazioni non contattate me, che magari vedo le vostre foto parecchio tempo dopo, ma chiamate le forze dell’ordine in modo tale da farle intervenire sul posto e contro i trasgressori“.
Fonte immagine: Regione Siciliana