Calcio Catania, anatomia di un disastro. Da Tacopina sugli spalti al tenebroso inizio di stagione: di chi è la colpa? – il SONDAGGIO

Calcio Catania, anatomia di un disastro. Da Tacopina sugli spalti al tenebroso inizio di stagione: di chi è la colpa? – il SONDAGGIO

CATANIA – È l’11 aprile del 2021, allo stadio “Angelo Massimino” il Catania di Francesco Baldini affronta il Potenza in un funambolico match di fine regular season. I rossazzurri cercano di consolidare la loro posizione in vista dei prossimi playoff e sulle tribune – vuote di tifosi – dello stadio spunta la figura di Joe Tacopina, un avvocato statunitense che era diventato l’ago della bilancia del futuro calcistico etneo.

Sembra assurdo ma da quella “pazza” vittoria casalinga per 5-2 la stagione del Catania cambia e le certezze (a dire il vero già poche ai tempi) crollano. Joe Tacopina, l’uomo che avrebbe dovuto acquistare, salvare e far rinascere la squadra etnea, si tira indietro e il gruppo Sigi si trasforma da ancora temporanea a vero e proprio cantiere sul quale costruire nuove fondamenta. La prima frenata arriva il 27 aprile 2021, con un brusco stop nell’accordo che ha fatto saltare il primo closing.

Una trattativa dai contorni mai chiariti del tutto, con ognuna delle due parti a fare da scarica barile, a fare valere le proprie ragioni e i propri interessi. Nel mezzo dei tifosi arrabbiati e in cerca di certezze e una squadra sempre più allo sbaraglio.

L’eliminazione al primo turno di playoff contro il Foggia, dopo non essere riusciti a migliorare la sesta posizione in classifica durante la stagione regolare, certifica l’ennesimo fallimento da quando il Catania ha lasciato la Serie A. Una delusione resa ancora più dolorosa dai pesanti debiti che la vecchia società aveva lasciato.

Il closing con Tacopina non avviene. Niente fumata bianca. “Troppi debiti, vanno ridotti“, propone l’avvocato. “Proposta irrealizzabile, servono nuovi investitori“, ribatte in una conferenza stampa congiunta Sigi. Un batti e ribatti che vedrà la sua fine proprio con queste ultime parole. Tacopina saluta e tratta con la Spal.

E il Catania? In confusione totale, i tifosi scendono in piazza imbufaliti. La storica matricola rischia di saltare, il Calcio Catania trema all’idea di non potersi iscrivere al campionato di Serie C 2021\2022. Il fallimento sembra imminente ed è qui che Sigi ha passato la palla ai tifosi.

Arriva la proposta di una raccolta fondi, un piccolo aiuto da parte dei supporters per salvare la storica matricola 11.700. Le proteste insorgono, da piazza Università a Torre del Grifo, ma il crowdfunding si fa. Il risultato arriva: 100mila euro raccolti (poi restituiti da Sigi), matricola salva e iscrizione in extremis al campionato attualmente in corso.

Sembra l’inizio di una nuova storia, anche perché in casa Catania entra un brand di prestigio. Per la stagione 2021\2022 Nike prende il posto di Givova (non senza polemiche) come main sponsor. Non è tutto oro però quel che luccica.

L’arrivo di Nike e il salvataggio della barca in extremis non risanano completamente i debiti. Il primo giugno infatti arriva la richiesta di un sequestro conservativo da ben 3 milioni di euro dalla società che gestiva il centro sportivo di Torre del Grifo. Il 2 agosto scatta, invece, un pignoramento per debiti pregressi.

Tutti dettagli che danno l’idea di un rattoppo, non di un salvataggio vero e proprio. Il Catania non vive, sopravvive, e l’ultima sessione di mercato lo dimostra. Tante cessioni eccellenti – l’ultima e più dolorosa quella di Dall’Oglio al Palermo -, acquisti giovani ma non altisonanti e una fuga dei senatori iniziata dopo la debacle alla prima giornata contro il Monopoli.

Un 3-0 secco, senza storia e senza grinta. Attacco assente, centrocampo impalpabile, difesa inesistente. Un inizio di stagione disastroso per il Catania. Tris…te” è il titolo più eloquente. La vittoria casalinga contro la Fidelis Andria è solo il preambolo ad altre due sconfitte contro Paganese e Catanzaro.

Certo, la squadra è giovane, ma non ambisce (almeno al momento) alla promozione in Serie B promessa da Ferraù. Il cammino è tortuoso e le difficoltà tante, ma chi è il colpevole? A chi attribuire la colpa dell’inizio di stagione disastroso del Calcio Catania? – Rispondete al sondaggio qui sotto.

Inizio disastroso per il Catania, di chi è la colpa?

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Immagine di repertorio