Appalti gestiti dalla mafia catanese, sequestrati beni per 10 milioni di euro

Appalti gestiti dalla mafia catanese, sequestrati beni per 10 milioni di euro

CATANIA – Su proposta della Procura Distrettuale, il Tribunale di Catania, Sezione Misure di Prevenzione, ha applicato la misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di Gioacchino Francesco La Rocca, Giuseppe Ciriacono e Giuseppe Spitale che è stata eseguita stamane da militari del Ros. Il provvedimento scaturisce dagli esiti del procedimento penale nell’ambito dell’indagine Agorà, nel corso della quale era stato possibile individuare, tra l’altro, le imprese e gli imprenditori (Ciriacono e Spitale) contigui alla famiglia mafiosa di Caltagirone.

I dettagli dell’indagine

Dall’indagine è emerso come questa compagine di cosa nostra che ha in Gioacchino Francesco La Rocca, inteso Gianfranco, figlio di Francesco “Ciccio” La Rocca, deceduto nel dicembre 2020, l’indiscusso vertice, in stretto rapporto con gli imprenditori Giuseppe Ciriaco e Giuseppe Spitale, grazie anche all’occhio di riguardo di cui godeva al Comune di Caltagirone, esercitava un’attività pressoché monopolistica nel settore degli appalti. In questo modo riusciva a modellare i bandi così da favorire le aziende contigue a cosa nostra calatina e ad imporre attraverso condotte minatorie le forniture di calcestruzzo. Ciò determinava per gli imprenditori l’assunzione di posizione del tutto dominante nel mercato calatino e per l’organizzazione e l’ottenimento di consistenti risorse economiche frutto del controllo di settori economici.

L’attività investigativa ha vissuto una prima fase esecutiva con il sequestro preventivo dello scorso 16 giugno per le aziende ed i beni immobili che fanno riferimento appunto a Ciriacono e Spitale. Il provvedimento ha disposto: il sequestro ai fini della confisca delle aziende Ital Costruzioni srl e Ital Costruzioni Group srl il cui titolare è Giuseppe Ciriacono, e della Impresa edile eredi di Giuseppe Spitale in quanto società che hanno tratto indubbio vantaggio dalla loro vicinanza alla famiglia mafiosa, così da piegare le dinamiche di libero mercato agli obiettivi dell’organizzazione. Il provvedimento ha disposto inoltre l’amministrazione giudiziaria delle aziende Ital servizi srl e Ecosud, entrambe riconducibili a Ciriacono e della Immobiliare San Cono Costruzioni Srl di Giuseppe Spitale. Al riguardo il Tribunale ha evidenziato come, seppur queste società non hanno una matrice mafiosa, la disponibilità di tali attività economiche in capo ai loro titolari, potrebbe comunque agevolare l’organizzazione considerato il loro coinvolgimento in qualificate dinamiche criminali di cosa nostra calatina. Il valore dei beni sequestrati è di circa dieci milioni di euro.

Il video dell’operazione