Albero di Natale tra tradizioni, curiosità e consigli: perché si addobba proprio l’8 dicembre?

Albero di Natale tra tradizioni, curiosità e consigli: perché si addobba proprio l’8 dicembre?

ITALIA – Con l’8 dicembre inizia ufficialmente il periodo più magico dell’anno e già si respira aria natalizia. Certo è che, data l’emergenza sanitaria da Coronavirus in atto nel nostro paese, il Natale sarà un po’ diverso e particolare ma nulla vieta di prepararsi all’arrivo di questa ricorrenza al meglio.

Oggi, infatti, in perfetto ossequio alla tradizione, si addobba l’albero e si sistema il presepe. Ma perché c’è questa usanza proprio l’8 dicembre?

L’8 dicembre nella tradizione cristiana

Nella tradizione cristiana, l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria ricorda la Madonna come figura immune dal peccato originario fin dal momento del concepimento di Gesù. Fu Pio IX, nel 1854, che con la bolla “Ineffabilis Deus” stabilì tale dogma cristiano.

La celebrazione dell’8 dicembre, tra l’altro, si inserisce nel cammino dell’Avvento, cioè le 4 settimane antecedenti al Natale. La festa è tanto sentita e, in questa giornata, si trasforma completamente la casa rendendola quanto più natalizia possibile.

Simbolicamente parlando, l’albero rappresenta la speranza, la vita e, per alcuni, si sceglie di dedicare l’8 dicembre agli addobbi di tutti i tipi proprio partendo dal concetto di nascita come concepimento collegando la figura materna della Madonna al Bambin Gesù, entrambi protagonisti del periodo natalizio.

Momento familiare di indubbio rilievo

Esulando dalla tradizione cristiana, per altri, invece, l’8 dicembre è il primo giorno festivo del mese dedicato al Natale. Ecco perché, vuoi per comodità, vuoi per coincidenza, si approfitta di questo stand-by lavorativo per stare in famiglia facendo l’albero di Natale. Tutti, pallina dopo pallina, danno il proprio contributo ed è una delle scene più belle in assoluto.

Un’altra usanza, invece, vuole che si prepari l’albero in occasione del Solstizio d’Inverno: praticamente il 21 dicembre a ridosso della Vigilia. Questo perché, in passato, il Natale era una festa prettamente pagana (nota anche con il nome di Yule), in concomitanza dell’arrivo della stagione invernale e del nuovo ciclo solare. Ma, per come siamo fatti noi Italiani che attendiamo – quasi freneticamente – l’arrivo del 25 dicembre, aspettare fino a quella data per poi “smontare” tutto poche settimane dopo è davvero superfluo e quasi nessuno rispetta questa tradizione.

Se ci ancoriamo al dato storico, la prima in assoluto ad addobbare un albero di Natale in Italia fu la regina Margherita (seconda metà dell’800) al Quirinale e da lì si diffuse questa consuetudine in altre parti. Se ci spostiamo dal Bel Paese, invece, uno dei primi alberi di Natale comparve nel 1441 a Tallinn (Estonia) quando alcuni giovani ballarono alla ricerca della propria metà proprio sotto un grande abete in piazza del Municipio.

Albero di Natale: da dove si parte?

Per un albero di Natale al top, innanzitutto dovete scegliere il vostro abete e le sue dimensioni, prima di passare alla decorazione. Essenziali anche le luci (o calde o fredde): di regola, ne occorrono circa 300 per ogni metro di altezza dell’albero.

Per inserirle, è buona norma partire sempre dal lato della presa elettrica e dal tronco, non da un punto qualsiasi sotto la base. Poi, basterà procedere da Sud verso Nord e, infine, ritornare giù prima di cambiare ramo. Un errore comune: le luci non si arrotolano e non si mettono come una ragnatela. Meglio, infatti, disporle in modo casuale ma comunque omogeneo.

Come vanno messi gli addobbi?

Ecco poi che si passa alla fase più bella e creativa che richiede tempo e pazienza: la personalizzazione tramite gli addobbi. In commercio ci sono varie possibilità: palline, pigne, fiocchi, decorazioni natalizie e tanto altro. Ma non bisogna mai esagerare per non rischiare di appesantire e rendere troppo carico l’albero.

Un consiglio è quello di seguire uno stile: non scegliete addobbi di un colore per poi abbinare altre decorazioni di un’altra tonalità oppure di grandezze troppo sproporzionate tra loro. Vanno bene le palline grandi e piccole, ma devono comunque risultare armoniose tra loro, senza stonature. Un’accortezza è quella di provare a distanziare per bene gli addobbi, soprattutto quelli uguali.

Un falso mito: chi l’ha detto che le palline più grandi vanno messe per forza in fondo? Si possono appendere ovunque, ma la cosa essenziale è che non siano inserite solo nella punta del ramo, ma che venga sfruttata tutta la profondità dell’albero.

Le combinazioni di colori perfette

Per avere un ottimo risultato finale, è bene sapere quali siano le migliori combinazioni di colori, dato che nulla viene affidato al caso. Ecco le più belle e particolari:

  • Turchese/blu e argento: Con aggiunta di decori bianchi, tutti gli addobbi e le rifiniture saranno su queste gradazioni di colore. Una variante può essere turchese e arancione, per dare all’albero un look più vivace e originale e meno classicheggiante;
  • Argento e dorato: Fuori dagli schemi tradizionali, questo accostamento può sembrare molto strano, ma il risultato finale è un albero molto elegante, da provare assolutamente;
  • Rosa e argento: molto femminile, però perfetto per ogni tipo di arredamento sia classico che moderno. Meglio, però, un rosa antico anziché una tonalità più accesa;
  • Rosso e dorato: classico e intramontabile, la maggior parte degli alberi sono addobbati così. Un’alternativa al rosso, può essere il marrone. Meno bella questa soluzione, ma abbastanza valida.

E in cima all’albero?

L’ultima fase per decorare l’albero è senza dubbio quella che viene attenzionata di meno e riguarda cosa mettere in cima. Tutti gli abeti classici hanno la solita stella o i più fantasiosi osano un fiocco, un angelo o un Babbo Natale. Si può optare, però, per un peluche, una foto con una pinzetta o ogni altro oggetto personale, per rendere l’albero unico e personalizzato al meglio.

Come rifinitura, molto in voga sono i capelli d’angelo o le catenine argentate o dorate. Ce ne sono in commercio di tutti i tipi: con angeli, con stelline, con pupazzi di neve e vanno abbinate rigorosamente agli addobbi per rendere il tutto più magico e armonioso.

Tradizione… non per tutti

Se l’8 dicembre è la “regola”, esistono anche diverse eccezioni. Non ovunque, infatti, si addobba l’albero e di prepara il presepe in occasione dell’Immacolata Concezione. A Milano, per esempio, si anticipa di un giorno in occasione dei festeggiamenti di Sant’Ambrogio, patrono della città. A Bari, ancora, il 6 dicembre per San Nicola e a Reggio Emilia addirittura il 24 novembre per San Prospero.

In verità, per molti il Natale è un vero e proprio stato d’animo e, soprattutto i più piccini, non vedono l’ora di addobbare l’albero e di entrare nel mood delle feste. In un mondo pieno di stress, ansie e quant’altro è bene appigliarsi alla magia del Natale per stare meglio.

Una cosa è certa, quindi: una casa addobbata a festa dà un senso di pace, calore, serenità. Non importa, quindi, quando si decida di fare l’albero, purché si scelga di stare tutti insieme e di dedicare dei momenti magici alla propria famiglia. Tutto questo rasserena sicuramente l’animo e, di questi tempi, ce n’è proprio bisogno.