Al Liceo “Spedalieri” di Catania si promuove l’educazione alla cittadinanza attiva come difesa dei diritti

Al Liceo “Spedalieri” di Catania si promuove l’educazione alla cittadinanza attiva come difesa dei diritti

CATANIA – Il LiceoSpedalieri” prosegue nella sua opera educativa attraverso iniziative mirate a far accostare alunne e alunni verso le problematiche di stampo socio-culturale, fornendo gli strumenti utili a comprenderle e a relazionarsi con esse in base ai criteri di una cittadinanza responsabile.

Il 18 gennaio 2021 si è così tenuto il secondo incontro online del progetto con valenza di PCTO “Il sapere ci libera. La presenza dello Stato e della legge nel contrasto democratico alle violenze e alle discriminazioni“, cui hanno aderito vari Consigli di classe. Dopo il punto di vista dell’avvocatura, presentato in precedenza dall’avv. E. Cassella e dall’avv. A. Numini, le classi hanno stavolta con attenzione ascoltato la Dott.ssa Marisa Scavo, Procuratrice aggiunta presso la Procura della repubblica di Catania e la Dott.ssa Marisa Acagnino, giudice.

Le due ospiti hanno esaminato la tematica sotto la lente della duplice prospettiva della giustizia penale e civile. La dott.sa Scavo si è soffermata sul pericoloso fenomeno del revenge porn, illustrandone attraverso una descrizione di casi precisi l’incidenza sociale e psicologica e le co-implicazioni giuridiche; con la dott.ssa Acagnino, invece, si è approfondito il tema della violenza familiare nelle varie casistiche purtroppo presenti e, sempre adoperando situazioni tipiche del lavoro della giudice, le numerose sfaccettature del ruolo della famiglia, sovente luogo patogeno, del comportamento degli attori in causa, cioè la coppia anche nella veste genitoriale e la prole, vittima quasi sempre di dinamiche violente dirette o indirette.

Il dibattito è stato vivacissimo, consentendo ulteriori approfondimenti e soprattutto il confronto fra le mentalità adolescenziali e quelle di chi ha l’esperienza di decenni di lavoro per il ripristino dei diritti delle persone tramite lo strumento della legalità democratica. Le classi e le ospiti hanno infine convenuto che la scelta operata da chi subisce o da chi è testimone di denunciare le violenze e recidere legami causa di sofferenza, ricorrendo all’aiuto che le strutture dello Stato possono dare sotto forma di tutele legali e di luoghi deputati al sostegno psicologico e sociale, è l’unica scelta capace di cambiare il contesto migliorandolo nel breve e lungo periodo e tramite cui esercitiamo il nostro democratico ruolo di cittadini e cittadine.

La Dirigente Scolastica, porf. V. Cirapro, ha salutato ricordando la prossima tappa del progetto, che si terrà a febbraio, dedicato alla violenza verbale e visiva presente sui social.