Tra rischi e questioni di priorità: le siciliane sono senza allenatori. Il punto squadra per squadra

Nessuna siciliana in Serie A, ben 6 in Serie C e il solo Palermo rappresenterà la nostra regione in Serie B: un quadro che così fa spavento, ancor più se tutte le sette squadre sicule non hanno ancora individuato la propria guida tecnica per la prossima stagione.

Sono stati fatti tanti sondaggi, chi più lontano e chi più vicino, ma nessuno ha ancora firmato con i club siciliani. Senza guida tecnica, tra l’altro, è complicato costruire la squadra per il prossimo anno, anche se alcune compagini pensano più ai problemi economici che all’atto pratico della rifondazione tecnica. A fine giugno, infatti, dovranno essere presentati i documenti validi per l’iscrizione in Serie C mentre il Palermo dovrà fare i conti con il cosiddetto “buco” da 120 milioni di euro che, se certificato, comprometterebbe seriamente l’accorrente campionato dei rosanero.

La situazione è assai complicata, per questo è bene fare il punto su quello che sta succedendo da oriente ad occidente, dalla punta più vicina a quella più lontana della Sicilia: una terra ancora non prediletta da nessun mister e con tanta confusione in testa.

PALERMO – Partiamo proprio dai rosanero che, come appena detto, cercano di dare priorità ad altro sebbene l’occhio resti vigile. È un Palermo dai due volti, con Baccaglini e Zamparini che adesso sembrano camminare a braccetto come presidenti. Soltanto che ognuno fa dei sondaggi per conto proprio: quello che ha detto l’ex patron friulano è chiaro, cioè che il Palermo ha bisogno di un direttore sportivo e di un allenatore entro le prossime due settimane al fine di capire come muoversi per affrontare il campionato di Serie B. Per questo sono stati fatti alcuni nomi sia per un ruolo che per l’altro: come ds, ci sono delle idee contrapposte che separano Baccaglini e Zamparini. Il primo vuole a tutti i costi Marcello Carri, che ha concluso questa stagione all’Empoli con la retrocessione in cadetteria; il secondo, invece, avrebbe spinto per Mauro Meluso. Carri è decisamente più avanti nelle quotazioni, visto che ci sono già stati tre incontri tra le due parti e quest’ultimo potrebbe essere decisivo per la firma. L’allenatore, invece, sembra essere un rebus: dall’ennesimo ritorno di Beppe Iachini Fabrizio Castori, reduce dalla finale playoff persa alla guida del Carpi. Sempre presente nel taccuino palermitano Andrea Sottil, che ha appena concluso il suo rapporto professionale con il Siracusa. Quest’ultimo potrebbe essere il favorito vista la sua voglia di allenare in Serie B. Ci sono anche i nomi di Massimo Oddo e Alberto Bollini, quest’ultimo piace a Zamparini che gli affiancherebbe Edy Reja come direttore tecnico. Capitolo calciatori: qualcosa qui si è mossa. Bruno Henrique, infatti, è stato ceduto al Palmeiras.

SERIE C – Trapani, Catania, Messina, Siracusa, Akragas e Sicula Leonzio: sono queste sei le squadre che parteciperanno al prossimo campionato. Questo però, soltanto sulla carta: l’Akragas, infatti, potrebbe ripartire dalla Serie D qualora i presidenti Alessi e Giavarini non trovassero la necessaria spalla economica che aiuti il club ad iscriversi al campionato di terza serie. Per questa ragione, gli akragantini non hanno intenzione di pensare (al momento) ad allenatore, direttore sportivo e rosa, sebbene qualche nome sia saltato sempre fuori (come Agenore Maurizi, ex tecnico della Lupa Roma). Lello Di Napoli, con molta probabilità, andrà via ed il suo destino potrebbe incrociare la strada del Siracusa, che confida nel suo nuovo direttore generale Pino Iodice per portare l’ex tecnico del Messina in terra aretusea.

Lo stesso Di Napoli è rimasto piacevolmente colpito dall’interessamento del Siracusa: come riporta Il Siracusano, non ci sono stati dei contatti effettivi ma qualora venisse presentata un’offerta, è apparso abbastanza chiaro che il tecnico accetterebbe la sfida e si trasferirebbe in uno dei club che reputa “grandi”. Il Trapani ha valutato il profilo di Andrea Sottil per la panchina, ma il sogno è Gaetano Auteri. L’ex tecnico del Matera sarebbe l’ideale per i granata, la concorrenza del Padova però è agguerrita e soprattutto difficile da superare. L’accordo con i biancoscudati sembra essere ad un passo. Altre idee: Giuseppe Sannino, ipotesi complicata ma non impossibile. Spunta a sorpresa il nome di Bruno Tedino, tecnico che ha portato il Pordenone alla semifinale playoff uscendo lo scorso martedì contro il Parma. Per il tecnico potrebbe esserci la volontà di cambiare aria e i granata sarebbero disposti a fare il primo passo per portarlo in Sicilia. Intanto, il ruolo di direttore sportivo verrà ricoperto da Giuseppe Magaglini, con il quale è arrivata la fumata bianca che si aspettava da un po’ di tempo. Una volta andato via Calori, con una pesante retrocessione alle spalle, bisognerà scegliere un tecnico esperto e in grado di riportare il Trapani nuovamente in Serie B.

Come l’Akragas, anche il Messina si sta concentrando ad altro, seppur la situazione sia di gran lunga migliore rispetto a quella akragantina. Dopo aver liberato Cristiano Lucarelli, la guida tecnica con il progetto squadra per la prossima stagione sono stati inizialmente accantonati per regolare i conti e permettere al club di iscriversi in Serie C. Proprio ieri è stato concesso al club peloritano lo stadio “Giovanni Celeste” per la durata di un anno da parte del sindaco Accorinti. Una riqualificazione dell’impianto che vorrebbe dire addio al “San Filippo – Franco Scoglio”, palcoscenico del Messina negli anni della Serie A. Nessun nome per quanto riguarda l’allenatore, ma già dalla prossima settimana il presidente Franco Proto e il ds Marcello Pitino faranno le proprie valutazioni per portare sulla panchina del Messina un tecnico ambizioso e d’esperienza.

Le uniche due squadre quasi certe del loro prossimo allenatore sono il Catania e la neo promossa Sicula Leonzio: i rossazzurri hanno un accordo preliminare stipulato già da tempo proprio con Cristiano Lucarelli, ritenuto dall’ad Pietro Lo Monaco l’uomo giusto per fare il salto di qualità e soprattutto di categoria. La firma non è ancora arrivata, ma dovrebbe essere questione di giorni. Per il club lentinese, il patron Leonardi ha deciso di puntare su un tecnico d’esperienza che in una piazza ambiziosa e senza troppe pressioni può far bene: si tratta di Pino Rigoli, la scorsa stagione alla guida del Catania. Anche in questo caso, però, l’ufficialità non c’è ancora. Entrambi i tecnici dovrebbero mettere la propria firma su un biennale. Sul mercato, i rossazzurri si sono già mossi con il ritorno di Lodi e i probabili approdi di Alcibiade e Caccetta. Quest’ultimo è seguito anche dalla Leonzio, che punta a sostituire il partente Pasquale Porcaro.