Lega Pro: Siracusa, vincere adesso conta di più. Successi salvezza per Akragas e Messina?

Mancano soltanto due giornate per tagliare il traguardo del campionato di Lega Pro, sempre pieno di sorprese ed insidie inattese. Quella che andrà in scena questa domenica è la 37/a giornata del torneo di terza serie e c’è ancora tutto (o quasi) da decidere. Se già il Foggia si è aggiudicato la promozione diretta in Serie B e Lecce, Matera, Juve Stabia, Siracusa, Cosenza e Virtus Francavilla sono matematicamente ai play-off, non è ancora certo quali saranno le altre tre squadre a completare il quadro degli spareggi, ma, soprattutto, il discorso è apertissimo in chiave salvezza, dove sono diverse le squadre invischiate in zona play-out: l’unico condannato è il Taranto.

Per quanto riguarda le siciliane, ancora molti discorsi sono aperti e, in questa giornata, alcune sfide potrebbero essere decisive.

CATANIA – SIRACUSA: L'”Angelo Massimino” di Catania sarà palcoscenico di uno dei derby più particolari della stagione, Catania-Siracusa. I rossazzurri del tecnico Giovanni Pulvirenti sono reduci da un’imbarazzante sconfitta a Monopoli (3-0, ndr) mentre gli aretusei continuano a volare puntando al quarto posto in classifica dopo aver sconfitto anche la Paganese tra le mura amiche per 2-0. Sicuramente è il Siracusa di Andrea Sottil, corteggiato anche dal Palermo per la prossima stagione, ad arrivare meglio a questa sfida: nove punti nelle ultime cinque partite, più goal fatti (6) che subiti (4) e la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque ed in qualsiasi campo. Discorso diverso per il Catania, che ha raccolto soltanto quattro punti nelle ultime cinque uscite, con 3 reti messe a segno e un passivo di 8. L’ultima vittoria interna degli etnei risale al 5 aprile, quando il Francavilla venne sconfitto per 1-0. Recente invece l’ultimo successo del Siracusa fuori dalle mura amiche, corsaro a Cosenza (1-2, ndr).

Ma questo sarà anche un derby senza tifosi, visto che quelli rossazzurri sono ancora in vena di protesta dopo le deludenti prestazioni della squadra, mentre ai supporters aretusei è stata vietata la trasferta dal Prefetto di Catania. Anche se, visto il rendimento delle due squadre, probabilmente sarebbero stati più i tifosi del Siracusa che quelli del Catania presenti allo stadio, ecco perché questo sarà uno dei derby più deserti della stagione: il tasso d’affluenza potrebbe anche essere inferiore a 1.000 spettatori.

I precedenti parlano chiaro: quello di domenica alle 14,30 sarà il diciannovesimo derby in terra catanese. Sono 9 le vittorie ottenute dai rossazzurri, l’ultima nell”89-’90 per 2-0. Il primo e unico successo degli aretusei è datato ’90-’91, con un pesante 1-4. L’ultimo match è distante 24 anni e si concluse con il punteggio di 0-0. 22 le reti fatte dal Catania, 15 quelle del Siracusa. Otto i pareggi.

A fare la differenza tra le due squadre è stata anche la campagna acquisti di gennaio, dove i grandi nomi del Catania non sono bastati a chiudere la stagione al vertice. Il Siracusa invece, nella persona del ds Laneri, ha investito bene comprando calciatori di buona qualità che non trovavano spazio nelle rispettive squadre. L’esempio lampante è Paulo Dentello Azzi, attaccante ex Pordenone che ha fatto la differenza siglando goal e fornendo prestazioni di alto livello. L’atteggiamento degli aretusei, inoltre, è ben diverso da quello degli etnei che non sembrano avere trame di gioco e sono troppo fragili a livello mentale. Un derby che per il Siracusa da oggi vale di più, visto che è stata apportata una modifica al regolamento play-off di Lega Pro: infatti, se una sfida tra andata e ritorno dovesse terminare in parità, non si proseguirebbe con supplementari e rigori bensì verrebbe premiato il miglior piazzamento ottenuto in campionato. Per questo, il sorpasso alla Juve Stabia per il quarto posto è lecito provare a farlo.

AKRAGAS – JUVE STABIA: Proprio le Vespe di Castellammare saranno ospiti dell’Akragas del tecnico Di Napoli, sempre alle 14,30 ma all'”Esseneto” di Agrigento. Le squadre hanno due obiettivi differenti: gli agrigentini devono vincere per raggiungere la salvezza diretta in vista dello scontro diretto all’ultima giornata contro il Monopoli, mentre i gialloblù dovranno cercare la vittoria ad ogni costo per difendersi dal possibile sorpasso del Siracusa ma anche per sperare nel terzo posto che dista solo tre punti. La Juve Stabia ha il secondo miglior attacco del campionato con 61 reti all’attivo, ma la difesa è soltanto settima in graduatoria. Una squadra, quella di , priva del difensore Cancellotti e della punta Kanoute (quest’ultimo decise la sfida d’andata al “Menti”), mentre l’Akragas dovrà stare attento in difesa con Thiago Cazé, Mileto, Sepe e Riggio a rischio squalifica. Ci si attende la partita della vita da parte dei siciliani, mentre gli stabiesi proveranno a sfruttare gli spazi in contropiede puntando tutto sull’attacco. Da migliorare il reparto offensivo, che ha la media di quasi un goal a partita ma che con la Juve Stabia potrebbe non bastare. L’ultima volta che l’Akragas ha realizzato due reti in una singola partita è stata più di un mese fa, il 12 marzo, a Taranto. Al contrario, i campani nelle ultime sette uscite sono sempre andati a segno siglando come media due goal per match. I precedenti offrono cinque scontri ad Agrigento: una vittoria per parte e tre pareggi. L’ultimo confronto è del 24 ottobre 2015 quando la Juve Stabia vinse per 2-0. Addirittura del ’57-’58, in Serie D, l’unico successo dell’Akragas sempre con il punteggio di 2-0. Due pareggi per 1-1, uno a reti bianche. Ma domenica un punto per parte non è quello per cui le squadre giocheranno.

MESSINA – COSENZA: Decisiva la sfida del “San Filippo – Franco Scoglio” di Messina tra i peloritani ed il Cosenza. I primi vogliono ipotecare la salvezza (servirebbe anche un punto), i secondi tenteranno di scalare posizioni in classifica visto il cambiamento del regolamento dei play-off promozione. Lucarelli spera di recuperare Da Silva e Plasmati, che fino a ieri hanno svolto un lavoro differenziato. Non ci sarà invece Rea, squalificato. Cosenza reduce da due vittorie consecutive contro Catania e Akragas, Messina sconfitto invece in casa conto il Melfi ma vittorioso a Lecce per 1-0. I “Lupi” del tecnico De Angelis sono imbattuti in trasferta da tre turni, mentre al Messina la vittoria interna manca dal 19 marzo, quando il Taranto venne sconfitto per 3-1. Poi un pareggio ed una sconfitta. Le due difese sono eccessivamente “ballerine“, probabile però che ci sarà equilibrio in campo e che sarà una sfida molto combattuta. 33 incontri prima di quello che si disputerà domenica in riva allo Stretto: 23 successi dei giallorossi, 19 pareggi ed una sola vittoria per il Cosenza, nel ’49-’50 per 1-4. Ultimo confronto nel settembre 2015 con Arturo Di Napoli sulla panchina del Messina: in quell’occasione, la doppietta di Salvatore Cocuzza valse la vittoria sui cosentini.

Questo il programma della 37/a giornata:

30/04: 14,30 – Matera-Monopoli; Catanzaro-Casertana; Foggia-Melfi; Messina-Cosenza; Fidelis Andria-Reggina; Akragas-Juve Stabia; Catania-Siracusa; Paganese-Lecce; Taranto-Vibonese; Virtus Francavilla-Fondi