Lega Pro: Catania-Messina il match clou, impegni complicati per Siracusa e Akragas

Si respira aria di derby, ancora una volta, in Sicilia: dopo Messina-Siracusa e Catania-Akragas, è la volta dell’attesissimo match tra rossazzurri e peloritani.

CATANIA-MESSINA: La sfida si giocherà allo stadio Angelo Massimino di Catania, alle 16,30, ed è una delle partite che valgono (forse) la stagione. Uno snodo cruciale per entrambe le compagini: quella di Pino Rigoli, a secco di vittorie salvo la prima giornata in casa contro la Juve Stabia (3-1), e quella di Salvatore Marra, reduce dall’imbarazzante sconfitta al San Filippo contro la Paganese (0-2) e con 7 punti dopo 7 giornate. C’è bisogno di fare punti e quale occasione migliore di un derby ad alta tensione? Un match proprio da non perdere, proprio perché entrambe le squadre metteranno tutto in campo. Entrambe, però, sono arrivate a questa agognata sfida in silenzio stampa: la scelta, ovviamente, è dovuta al fatto che le due società hanno voluto prepararsi al meglio in vista del match di domani. Un dato curioso quello di un anno fa: per il Catania, la sfida al Messina fu decisiva per risollevare le sorti della squadra e di un campionato che stava per concludersi con un finale sportivamente tragico. Finì 2-1, con il gol decisivo di Andrea Russotto. Per i giallorossi, non ci saranno Milinkovic, Ionut, Rea e Foresta, spazio invece all’ex Catania Gianluca Musacci. Gli etnei dovrebbero recuperare Djordjevic, che potrebbe essere schierato dal primo minuto. L’ultimo, pirotecnico scontro tra le due siciliane risale al 2006, in Serie A, quando si concluse con uno spettacolare 2-2: reti di Floccari e Cordova per il Messina, Spinesi e Mascara per il Catania. Due espulsi (Mascara e Iuliano), sei ammoniti, tre feriti, tre arresti e 25 tifosi in stato di fermo: insomma, non proprio una sfida tranquilla. L’ultima vittoria del Messina risale a 62 anni fa, quando la rete di Tonino Colomban fece gioire i tifosi peloritani. Chi vince, comunque, darà una svolta importante al proprio campionato. E siamo impazienti di vedere come finirà.

SIRACUSA-MATERA: Strada in salita per il Siracusa di Sottil, inchiodato in penultima posizione e senza aver vinto una partita e con la seconda peggior difesa del campionato. L’unica squadra che non è riuscita ad ottenere i 3 punti, finora, è quella aretusea e l’avversario che l’ottava giornata di Lega Pro propone non è proprio uno dei più abbordabili: il Matera di Gaetano Auteri, capace di fermare in casa il Foggia che, fino a quel momento, le aveva vinte tutte. Adesso è al quarto posto con 15 punti, in piena corsa per i primi due posti ed è, insieme con Foggia e Lecce, l’unica squadra a non aver perso una partita. L’ultimo match risale alla stagione 1993-94, in Serie C, ed il risultato fu un pareggio a reti bianche. Una sola volta i lucani sono usciti vincitori dal De Simone, mentre il Siracusa ha vinto due volte. 5 i pareggi: quale sarà il risultato stavolta? La sfida è in programma per domani alle 14,30, insieme con Virtus Francavilla-Casertana.

FOGGIA-AKRAGAS: Se il Siracusa ha un compito molto difficile, quello dell’Akragas è veramente arduo. La squadra di Raffaele Di Napoli, dopo lo scialbo 0-0 in casa contro il Catanzaro, andrà a far visita ai satanelli allo Zaccheria. Primo in classifica, a 19 punti con il Lecce, il Foggia è imbattuto e ha subito soltanto tre reti: assieme alla Casertana è la migliore difesa del campionato. Entrambe le squadre vengono da un pareggio: 0-0 l’Akragas, come abbiamo detto, e l’1-1 del Foggia sul campo del Matera. In casa, però, il fortino rossonero persiste avendo subito una sola rete e avendole vinte tutte. Gli akragantini dovranno avere un atteggiamento quasi perfetto, anche se, come dice Di Napoli, la squadra non parte già battuta ma non potrà contare su Scrugli e Salandria. I siciliani possono puntare sulle ripartenza che sono state fatali al Catania nel derby della scorsa giornata. L’ultimo precedente è dello scorso aprile, quando il Foggia vinse per 2-1. Appuntamento a domani, alle 16,30.