PALERMO – Ci troviamo nel pieno della stagione estiva e se sono tanti i lati positivi legati a questo periodo, non sono da meno i problemi. Uno dei maggiori è legato agli insetti e alle punture, che sempre più spesso, lasciano sul nostro corpo.
Più che rappresentare dei motivi di preoccupazione tali punture, nella maggior parte dei casi, generano soltanto un grosso fastidio per gli esseri umani. Una seccatura che spesso si interpone tra noi e la voglia di indossare qualcosa di più comodo e scollato, date le alte temperature del periodo.
Gli insetti sono tantissimi e per il “morso” di ognuno esistono caratteristiche, diagnosi e cure a sé, a maggior ragione se ci si confronta con la diversità di ciascun individuo con cui essi possono venire a contatto. Appare, dunque, fondamentale sapere quale sia il giusto comportamento da tenere di fronte a episodi di tale natura, soprattutto per i soggetti particolarmente sensibili e allergici.
A tal proposito e al fine di approfondire l’argomento è intervenuta ai microfoni di Newsicilia.it la Dottoressa Maria Letizia Musumeci, Dermatologa dell’ospedale Policlinico di Catania. Con lei approfondiremo le più comuni punture di zanzara, la leishmaniosi, e il morso del ragno violino, insetto tipico del territorio siciliano.
Cosa succede durante la puntura di un insetto?
“In genere tutte le punture di insetto rilasciano degli allergeni, che provocano delle reazioni allergiche o infiammatorie. Alla puntura fa seguito la formazione di pomfi arrossati e infiammati sulla pelle, con parecchio prurito in caso di puntura di zanzara. Nel caso in cui è presente dolore bisogna pensare a punture di altra natura, come quelle da vespe, api e calabroni”.
Come comportarsi dinnanzi a una puntura di zanzara?
“La zanzara è un insetto molto comune nel periodo estivo. Il trattamento della puntura di zanzara dipende dall’intensità della reazione del soggetto e da quanto esso sia sensibilizzato alla sostanza inoculata. È opportuno utilizzare delle creme antinfiammatorie non steroidee; Andrebbero evitati gli antistaminici in crema e se necessario si potranno utilizzare delle creme al cortisone o degli antistaminici per uso orale. Fondamentale avvalersi di prodotti repellenti, per i quali occorre rivolgersi al farmacista, che devono essere scelti attentamente evitando quelli contenenti profumi, sostanze allergizzanti o fotosensibilizzanti. Sono molto indicati i derivati dell’olio di eucalipto. È importante, inoltre, evitare di grattarsi, per non incorrere in sovrainfezioni batteriche”.
“In alcuni soggetti, infatti, le punture di insetto possono dare delle reazioni più marcate in quanto maggiormente predisposti ad avere una reazione eccessiva alle punture. Nella normalità si formano dei piccoli pomfi, ma poi capita che i soggetti si grattino e che le lesioni si infettino maggiormente. In alcuni pazienti, che hanno una diatesi allergica, il processo può potenziarsi fino a giungere a una reazione detta strofulo“.
Rimedi contro le punture
“Utili creme lenitive o all’ossido di zinco e impacchi con acqua fredda, che attenuano la sensazione di infiammazione, arrossamento e gonfiore della pelle. Sconsiglio fortemente di applicare ammoniaca o intrugli vari“.
Cos’è la Leishmaniosi e quali sono i sintomi?
“La Leishmaniosi viene trasmessa all’uomo attraverso la puntura di un pappatacio, simile ad una zanzara di minuscole dimensioni, detta leishmania. Essa può manifestarsi o in forma cutanea, curabile con iniezioni intralesionali, o in forma viscerale, che può essere molto grave. La leishmaniosi cutanea si manifesta clinicamente con lesioni papulo-crostose che spesso non danno sintomatologia e per questa ragione la diagnosi viene fatta tardivamente”.
Una specie di insetto tipicamente siciliana è il ragno violino, di che si tratta?
“Ultimamente si è parlato di una specie di ragno domestico, che può provocare delle ferite necrotiche a carico della pelle e talvolta tossicità sistemica. È detto “violino” per la presenza di una macchia scura sul dorso, che ricorda appunto un violino. È tipico della Sicilia e nell’ultimo anno sono stati riscontrati parecchi casi. È possibile trovarlo oltre che nelle abitazioni anche nei giardini e morde più frequentemente di notte“.
“Il morso in genere non è doloroso, infatti spesso non ci si accorge subito di essere stati morsi, mentre altre volte dà una sensazione di dolore immediata e variabile a seconda della zona interessata e del quantitativo di veleno introdotto. Dopo il morso compare la lesione cutanea, eritematosa e contenuto sieroematico che può sfociare in una vera e propria necrosi. Le zone interessate nella maggior parte dei casi sono gli arti e sia i bambini che gli addetti al giardinaggio sono i soggetti a più elevato rischio. È opportuno, dunque, prendere tutte le precauzioni del caso, evitando di lasciare parti del corpo scoperte“.
“Oltre che dare un edema della zona interessata o un esito cicatriziale, in alcuni soggetti, circa il 15% dei casi, può determinare un coinvolgimento viscerale con febbre, malessere generale, dolore articolare e addirittura può esserci un esantema generalizzato tipo morbillo o petecche. Il trattamento varia a seconda del quadro clinico; Se c’è molto dolore si deve ricorrere agli analgesici. Talvolta è necessario l’utilizzo di antibiotici, cortisonici e antistaminici“.
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