AGRIGENTO – La città di Agrigento è legata indissolubilmente a Luigi Pirandello, dato che proprio nella provincia siciliana nacque e visse, esplicando al massimo la sua vena poetica e non solo.
Ecco, quindi, un itinerario nei luoghi di Luigi Pirandello da seguire passo dopo passo.
Drammaturgo, scrittore e poeta italiano, Luigi Pirandello nacque ad Agrigento il 28 giugno 1867 e morì a Roma il 10 dicembre 1936. Fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, proprio due anni prima del decesso.
La sua infanzia fu pressoché serena ma – come lui stesso raccontò – ebbe non poche difficoltà a comunicare con gli adulti, soprattutto i suoi genitori (in primis il padre). Proprio quest’ultimo, però, gli indicò il giusto cammino, incitandolo ad affinare le sue capacità espressive e a studiare il comportamento altrui.
Il suo talento emerse quasi subito, dato che a soli undici anni già scrisse la sua prima opera, Barbaro, andata perduta. Per un breve periodo, nel 1886, aiutò il padre nel commercio dello zolfo, toccando con mano il “mondo” degli operai nelle miniere oltre che quello dei facchini nelle banchine del porto mercantile.
Il primo grande successo derivò dal romanzo “Il fu Mattia Pascal“, scritto – secondo quanto si narra – durante le notti di veglia alla moglie, paralizzata alle gambe. Sul punto, però, non vi sarebbero riscontri effettivi.
La sua fu una vita puntellata di successi ma la battuta d’arresto arrivò nel novembre del 1936 quando si ammalò di polmonite all’età di 69 anni. La situazione si aggravò fino alla morte, avvenuta a dicembre dello stesso anno. Luigi Pirandello lasciò incompiuto l’ultimo lavoro teatrale, “I giganti della montagna“, opera a chiaro sfondo mitologico.
Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l’innovazione del racconto teatrale è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo. Compose diverse novelle e racconti brevi (in lingua italiana e siciliana), oltre a circa 40 drammi, l’ultimo dei quali – come detto – incompleto.
Dopo un breve excursus della vita di Luigi Pirandello, ora vediamo quali sono i principali luoghi di Agrigento legati alla sua vita, dalla nascita fino alla morte.
L’itinerario culturale proposto vi porterà via un’intera giornata.
Prima tappa è la Casa Museo Luigi Pirandello, che si trova in Contrada Caos Villaseta, in provincia di Agrigento. Pur restaurata dopo gli eventi bellici, contiene al suo interno numerosi cimeli: lettere, foto, manoscritti e dipinti che consentono di ricostruire tutta la storia dello scrittore.
Nello specifico, le stanze del piano superiore con vista sulla campagna circostante ospitano oggetti personali, fotografie, onorificenze, recensioni, lettere, manoscritti e prime edizioni di libri con dediche autografe, locandine delle opere più famose del grande scrittore agrigentino e il vaso greco servito per traslare le sue ceneri dal cimitero del Verano a Agrigento.
Il pianterreno, invece, è la sede di mostre temporanee dedicate al Maestro. Particolare anche la zona esterna dove troverete un ampio spiazzale con diverse frasi di Pirandello.
Dal 1987 la Casa Natale costituisce un unico istituto con la Biblioteca Luigi Pirandello.
Proseguendo il tour ci imbattiamo nel punto in cui sorgeva il Pino Pluricentenario dove Luigi Pirandello pensava, dipingeva e scriveva.
Oggi non c’è più ma si trova la Tomba, la “rozza pietra” raccolta dalla Rupe Atenea e ritoccata dallo scultore Marino Mazzacurati, che contiene le ceneri dello scrittore.
Terzo punto di interesse è la Biblioteca Luigi Pirandello, sita in via Imera 50 ad Agrigento, centro multimediale di documentazione sul drammaturgo siciliano che conserva e offre una notevole varietà di documenti distinti in monografie, materiali rari e di pregio, periodici.
Di estremo interesse sono i documenti autografi, in gran parte provenienti dagli eredi di Pirandello. C’è una sezione di Letteratura contemporanea italiana e straniera, una di Arte, Cinema e Teatro, una sull’opera di Pirandello, con monografie, una raccolta iconografica e audiovisiva, del materiale raro e di pregio, periodici, traduzioni in lingua straniera, saggi critici, cataloghi di mostre, atti di convegni.
Vi è conservata anche la raccolta di Lettere di Pirandello a G. Schirò, l’ultimo, in ordine cronologico, dei poeti italo-albanesi della Sicilia e il maggiore rappresentante della cultura e della letteratura albanese di Sicilia.
Prossima tappa è il Teatro Luigi Pirandello, sito nella piazza omonima di Agrigento. Fu costruito nel 1870 dall’ingegnere Dionisio Sciascia e dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile.
Il prospetto su due livelli, in perfetto stile neoclassico, si caratterizza per tre coppie di colonne in stile ionico, poste ai lati di tre ampie vetrate, mentre nella parte più alta si distinguono sei bassorilievi a medaglione raffiguranti altrettanti autori dell’arte teatrale.
Nell’interno, il teatro fu decorato da pittori tra i più noti dell’Ottocento, tra cui i milanesi Giuseppe Belloni, Luigi Sacco, Antonio Tavella, i quali dipinsero il soffitto e il frontale dei palchi.
Nel foyer del teatro sono esposti il busto di Zeus, anticamente posto nella Villa Garibaldi, il busto dedicato a Luigi Filippo, quello di Luigi Pirandello e numerose targhe, tra le quali quelle testimonianti la decisione del senato agrigentino di edificare il teatro e quella di intitolarlo alla Regina Margherita.
Chiude – e completa – il tour la centralissima via Atenea, scenario di diverse pagine di Pirandello, che è oggi il cuore commerciale e il luogo di ritrovo della città. Si tratta della strada principale dalla quale si diramano tutti i vari vicoletti caratteristici. Ideale per lo shopping ma anche per una passeggiata in tranquillità.
Ecco a voi tutti i luoghi di Agrigento relativi alla vita di Luigi Pirandello che, per gli agrigentini soprattutto, è lo scrittore per eccellenza che ha donato al mondo opere indimenticabili che resteranno immortali negli anni. Il suo legame affettivo e storico con la città è inevitabile ed evidente e questi posti testimoniano che si tratta di un “amore” reciproco.
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