PALERMO – C’è la firma del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano: le Zes (Zone economiche speciali) siciliane diventano realtà.
La Regione le aveva approvate poco meno di un anno fa ma avevano incrociato sul loro cammino, crisi di governo, emergenza sanitaria e richieste di chiarimenti. Adesso, però, è arrivato il via libera definitivo.
Saranno due macro zone, una occidentale e una orientale, ognuna delle quali ingloberà porti di riferimento e le principali aree industriali.
Il ministro ha spiegato che “complessivamente si tratta di 6mila ettari e le imprese godranno di sgravi fiscali. Così la Sicilia sarà non solo attraente – così com’è adesso – ma anche attrattiva per nuove imprese, lavoratori e progetti“.
Attraverso il credito d’imposta, dunque, le aziende potranno acquistare macchinari e fare investimenti. Il tetto massimo per ogni investimento è di 50 milioni di euro su tre anni. In tal modo si punta a rafforzare il sistema produttivo e logistico, con un occhio di riguardo soprattutto per le esportazioni.
Secondo alcune stime della Regione Siciliana, il provvedimento potrebbe creare 6mila posti di lavoro.
Queste le aree contenute nelle sue Zes siciliane:
- Zes Sicilia orientale: aree di Acireale, Augusta, Avola, Belpasso, Caltagirone, Carlentini, Catania con il porto e il retroporto, l’aeroporto di Comiso, Enna Dittaino, Floridia, Francofonte, Gela compresa l’area di riconversione, Melilli, Messina con il porto cittadino e quello di Larderia, Milazzo con porto, retroporto e agglomerato industriale, Militello Val di Catania, Mineo, Niscemi, Pachino, Palazzolo Acreide, Paternò, il porto e il retroporto di Pozzallo, Priolo Gargallo, Ragusa, Rosolini, Scordia, Siracusa con la zona industriale, quella di santa Teresa e della SS124, Solarino, Tremestieri, Troina, Villafranca Tirrena, Vittoria e Vizzini;
- Zes Sicilia occidentale: aree di Aragona-Favara, Calatafimi, Caltanissetta, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Carini con l’area Rimed, Cinisi, Custonaci, Gibellina, il porto di Licata, Marsala, l’aeroporto di Birgi, Mazara del Vallo, Misilmeri, il porto e il retroporto di Palermo a cui si aggiungono aree di Brancaccio, Partanna Mondello e dell’Arenella, Palma di Montechiaro, Partinico, Porto Empedocle con il porto e il retroporto, Ravanusa, Salemi, Serradifalco, Termini Imerese con il suo agglomerato industriale e il porto, Trapani con il porto, il retroporto, l’agglomerato industriale e l’area logistica.
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